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Spiritualità

Quella proposta da Chiara Lubich, è una spiritualità da incarnare nel quotidiano e che coinvolge tutti gli aspetti della vita umana. Gli universali valori evangelici, vengono rispettosamente proposti, in una tipica prospettiva comunitaria. Una spiritualità personale, ma non individuale, bensì comunitaria, perché l’unione con Dio si raggiunge tramite e assieme i fratelli. Forse proprio per questo tipico aspetto comunitario, coloro che vivono questa spiritualità si sentono solidali fra loro e, in un certo modo, uniti anche se sostenuti da valori umani, etici, religiosi diversi.

Quella di Chiara, è una spiritualità che esprime molteplici prospettive di relazione, con Dio, con la storia, nel cammino di un’esperienza condivisa, che ha avviato e sostenuto forme di dialogo fra membri della Chiesa cattolica e con altre realtà carismatiche, con cristiani di diverse Chiese e Comunità ecclesiali, con seguaci di altre religioni, ed anche con persone che, non riferendosi ad un credo religioso, vogliono concorrere a comporre fraternamente la famiglia umana.

  • “In mezzo alle stragi della guerra, frutto dell’odio, siamo state abbagliate, come fosse la prima volta, dalla verità su Dio: Dio è Amore”

  • “Abbiamo capito che, per amare Dio con tutto il cuore, tutta l’anima, tutte le forze, dovevamo fare la sua volontà con tutto il cuore, tutta l’anima, tutte le forze. Era dunque chiaro che amare Dio non consisteva in un sentimento, ma nell’adempiere il suo volere”

  • “Noi, le nostre compagne, i bianchi, i neri, l’uomo di due secoli fa, quello del duemila, la mamma e il deputato, il contadino e il carcerato, il bimbo e il nonno: ogni uomo venuto al mondo avrebbe potuto vivere la parola di Dio, ogni parola di Dio”

  • “Sin dall’inizio si è subito compreso che l’amare il prossimo come sé stessi (cf. Mt 22, 38), così come chiedeva il Vangelo, andava preso sul serio, alla lettera. Che quel ‘come’ significava proprio ‘come’”

  • “Ho l’impressione che l’amore reciproco è come la moneta in corso di oggi, e che chi non vive l’amore reciproco ha una moneta fuori corso, di altri tempi”.

  • “Dio s’è fatto uomo per salvarci, ma, fattosi uomo, ha voluto addirittura farsi cibo, perché nutrendoci di lui diventassimo altri Lui”

  • “E ognuno nel suo piccolo o grande mondo quotidiano, in famiglia, in ufficio, in fabbrica, nel sindacato, nel vivo dei problemi locali e generali, nelle istituzioni pubbliche della città o di più ampie dimensioni, fino all’ONU, sia veramente costruttore di pace, testimone dell’amore, fattore di unità”.

  • “Dal cuore squarciato di Gesù abbandonato è sgorgata quella spiritualità particolare-universale (come il suo dolore è uno dei tanti della passione, ma tutti li riassume) che genera l’unità”.

  • “[…] vorrei dire qualcosa su chi è Maria per noi. Ella, riconosciuta dai cristiani quale Madre di Dio, perché proclamata tale al Concilio di Efeso (431), essendo la prima cristiana, è vista da noi come un modello, il modello dei cristiani. […] Possiamo imitarla vivendo quello che lei ha detto alle nozze di Cana: «Fate quello che lui vi dirà» (Gv 2, 5) e dando vita spiritualmente a Gesù in mezzo a noi.”

  • “A Dio interessa il vincolo divino, Lo Spirito Santo, quello che ci fa figli di Dio e fratelli tra noi, unico vincolo di fraternità.”

  • “Capimmo l’Eucaristia come generatrice e vincolo di unità; Maria come Madre del bell’Amore e dell’unità; approfondimmo la Chiesa come comunione nell’amore; lo Spirito Santo come l’Amore fatto persona”

  • “Gesù in mezzo è come una luce che entra in ciascuno di noi, di quelli che sono riuniti nel suo nome, e illumina tutto l’umano che ha dentro”.