L’evento ha riunito, nella città natale di Chiara Lubich, esperti di vari Paesi per un approfondimento linguistico, filologico e letterario agli scritti della fondatrice dei Focolari. Molti interventi sono adesso consultabili sul sito del Centro Chiara Lubich.

Qualche mese fa nessuno era in grado di prevedere se si sarebbe riusciti a realizzarlo. Ed invece il convegno dal titolo “Chiara Lubich in dialogo con il mondo, Un approccio linguistico, filologico e letterario ai suoi scritti” si è svolto grazie alla possibilità di un formato “misto”: in parte “presenziale”, con una trentina di partecipanti, e in parte on line. Un evento complesso, multimediale, di più giorni, con interventi di esperti da varie parti del mondo e con due lingue in traduzione simultanea. Fondamentale per la realizzazione del convegno, promosso dal Centro Chiara Lubich e dal Gruppo di studio e di ricerca di Linguistica, Filologia e Letteratura della Scuola Abbà (Centro Studi interdisciplinare del Movimento dei Focolari) e ideato in occasione del Centenario della nascita della Lubich, è stata la sensibilità della Fondazione Museo storico del Trentino che ha reso disponibile la sala all’interno della Galleria Bianca, proprio accanto alla Mostra “Chiara Lubich Città Mondo”, assicurando il rispetto delle norme di sicurezza sanitaria.

Nodi della rete mondiale che è si è formata, con una media giornaliera di 70 punti di ascolto, sono stati i relatori, i traduttori ed alcuni moderatori: il palco dalle Gallerie si è così allargato a contenere Paesi di cinque continenti, come Taiwan, Cina, Brasile, Costa Rica, Canada, Argentina, Venezuela, Messico, Angola, Australia, Stati Uniti e una decina di Paesi di tutta Europa.

A sostenere il progetto l’Università di Trento e l’Istituto Universitario Sophia della cittadella internazionale di Loppiano (Firenze-Italia), con la partecipazione di rappresentanti di altre Università, come l’Università di Roma “Tor Vergata”, quella di Napoli L’Orientale, l’Universidade Federal de Paraiba (Brasile), la Fu Jen Catholic University di Taipei (Taiwan). Vari docenti di questi atenei hanno partecipato attivamente nelle discussioni, nella tavole rotonde o come moderatori.

Molto ricco e vario il programma delle tre giornate. L’analisi degli scritti della Lubich ha messo in evidenza il valore delle parole nella mediazione culturale e nella costruzione del dialogo, con particolare attenzione anche alla dimensione traduttologica. L’ultima mattina l’intervento del prof. Enzo Crupi sul tema “Analogie e convergenze tra Paradiso di Dante Alighieri e Paradiso ’49 di Chiara Lubich” ha fatto fare a tutti l’esperienza di una vera, per così dire, “contemplazione” mistico-letteraria, in cui forma e contenuto, dell’uno e dell’altro testo, si fondono per diventare conoscenza, sapienza, poesia e canto.

Alcuni degli interventi sono ora disponibili on line nello spazio “Documenti Convegni” del sito del Centro Chiara Lubich. Si tratta di materiali che appartengono non solo a specialisti e studiosi, ma anche a tutti quelli che vogliono approfondire o semplicemente conoscere gli studi e le ricerche su Chiara Lubich.

 

João Manoel Motta

Centro Chiara Lubich