Santa Maria della Vittoria – Roma, 1 Aprile 2019
“Per ogni cristiano la santità consiste nell’adempimento della missione che Dio vuole affidargli nella Chiesa: quanto più grande è la missione, tanto più perfetto e totalizzante dev’essere l’amore che gli è donato e gli è chiesto. Nell’esistenza di Chiara Lubich la prima evidenza, per chi scorre la sua biografia, è la straordinaria ampiezza della missione che le è stata affidata dalla prima giovinezza senza che lei potesse in alcun modo prevederla”.
Con queste parole inizia il ritratto di Chiara Lubich scritto dal teologo carmelitano Padre Antonio Maria Sicari, autore di più di cento biografie dedicate ai Santi di ieri e di oggi e fondatore del MEC, Movimento Ecclesiale Carmelitano.
Nella splendida ambientazione della Chiesa barocca di Santa Maria della Vittoria a Roma, ai piedi della raffigurazione del Bernini della Transverberazione di Santa Teresa d’Avila, l’attrice Claudia Koll legge la vita di Chiara Lubich (1929.2008), fondatrice del Movimento dei Focolari, lettura intervallata dalle musiche della violinista Irene Callieri. Inutile sottolineare come essa sia riuscita ad imprimere alla narrazione una forza dolce ma nello stesso tempo decisa tanto da provocare un forte impatto negli ascoltatori, facendo così nascere in loro un susseguirsi di immagini e sensazioni e conducendoli fuori dalla dimensione temporale per rivivere gli avvenimenti e permettendo loro di fare un’esperienza spirituale sulle orme della vita di Chiara Lubich: la sua chiamata a seguire Iddio, ambientata a Trento all’interno di una guerra descritta con tutto il suo orrore, la nascita dei Focolari, delle prime Mariapoli, le prove spirituali e fisiche, la diffusione del Movimento in tutto il mondo, l’apertura attraverso i dialoghi con persone appartenenti ad altre religioni e convinzioni diverse.
L’iniziativa, promossa dal Movimento Ecclesiale Carmelitano, è sita all’interno dei “Ritratti di Santi”, letture meditate durante il tempo di Quaresima, dedicate ai tanti “Santi” che hanno caratterizzato questo secolo, persone non tutte canonizzate ma che hanno dato una svolta alla loro vita facendo fare una decisa marcia irreversibile anche a migliaia di persone che le hanno conosciute e ancora oggi si abbeverano alla loro spiritualità e al loro esempio.
Il percorso, giunto ormai alla 33a edizione, quest’anno è iniziato l’11 marzo a Trento per proseguire in molte città di tutta Italia, fino al 12 aprile. La presentazione e la conclusione dell’evento di Roma sono stati affidati a Padre Angelo Lanfranchi, Segretario Generale della Casa Generalizia dei Carmelitani Scalzi a Roma che ha sottolineato come tutti abbiamo dentro “un seme che germina per diventare frutto, diventare pane. Non possiamo viverci addosso, abbiamo una responsabilità per tutti e questa è l’eredità che Chiara ci lascia e che ci affida, perché la santità è un dono fatto per il mondo, per tutti”. Un percorso quindi che indica come la santità sia il frutto della vita concreta, dell’anelito di migliaia e migliaia di donne e uomini che non si sono mai stancati di respirare con il respiro dell’Assoluto, che hanno creduto alla forza del Suo Amore e hanno vinto per questo la battaglia più importante della vita: testimoniare l’amore di Dio per ciascuno di noi, restando nella memoria, nel ricordo di tanti per continuare a indicare che la vita non si ferma qui e che è un dono per gli altri: ricordo, parola presa nel suo significato etimologico nel senso che si è riportata nel cuore di chi li ha conosciuti, anche attraverso i secoli, questa sete di infinito che non si spegnerà se non in Dio.
Patrizia Mazzola