Randogne (CH), 11 agosto 1982

Per anni l’estate ha sempre riserbato la tradizionale festa onomastica di Chiara Lubich, spesso in Svizzera. In una di essa, ecco il saluto finale a mò di  “viatico” che lascia, dopo aver chiesto al vescovo Acacio una parola: sfida tutti a imparare da S. Chiara d’Assisi ad abdicare a se stessa lasciando vivere Cristo in sè.

E noi? Altrettanto, perchè il Risorto resti in mezzo a noi.