Così ho visto il Papa
Intervista a Chiara Lubich Lei ha avuto occasione di essere ricevuta più volte in udienza da Paolo VI. Qual è stata l’impressione più forte che le è rimasta nel ricordo? La più forte impressione l’ho riportata certamente durante la prima udienza. Ho avuto la sensazione netta di trovarmi di fronte ad una persona che amava in modo del tutto particolare. Il Papa parlava parole di quella sapienza che supera tutti gli ostacoli giuridici tuttora vigenti; comprendeva, accoglieva nella sua anima tutta la complessa opera che gli presentavo. Il Papa stesso mi incoraggiò a dir tutto, perché lì tutto era possibile .Ricordo che sentii una perfetta sintonia fra ciò che il Papa mi diceva e ciò che mi sembrava fosse venuto da Dio per l’edificazione di quest’opera. E l’impressione fu così forte d’aver avuto quasi la sensazione che quello studio, dove il Papa riceve, fosse senza soffitto e cielo e terra si congiungessero.Se m’avessero portato di fronte a quella persona, bendata, e non avessi mai sentito la sua voce, penso che, dopo