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Mary in the Experience of the Focolare Movement

Castel Gandolfo, February 16, 1987 (...) Mary was a gate that leads to God. A gate is not a gate unless it opens and allows free passage. A door that is always closed is really a wall. Those who stop at the gate do not reach God. The gate is for Jesus. “Hail, O Gate of the Sublime Mystery,” sounds the Akathistos hymn. The Virgin is the one who is empty of self, utterly self-forgetful. She is the created being who knows that she is created, even when filled with God. She was using the same method for our Movement that she had used for the Church: keeping herself in the shadows in order to highlight her Son, who is God. Text Video in italian

2021-08-15T23:29:48+02:0016 July 2012|

Maria nell’esperienza del ’49

Castel Gandolfo, 16 febbraio 1987 In questa conversazione Chiara illustra la nuova particolare comprensione della figura di Maria raggiunta in un periodo di intensa luce e di grazie straordinarie da lei vissute nel 1949. {rokbox title=|Maria nell'esperienza del '49 :: Castel Gandolfo, 16 febbraio 1987| size=|561 350| thumb=|images/video/lubich_19870216.jpg|}http://vimeo.com/45695575&;autoplay=1{/rokbox} Testo

2021-09-01T04:01:25+02:0015 July 2012|

Il Movimento dei Focolari e i mezzi di comunicazione sociale

Castelgandolfo, 2 giugno 2000 In un discorso indirizzato ad operatori ed esperti della comunicazione Chiara Lubich tratteggia alcune linee per un uso dei mass-media che sia in grado di realizzare pienamente una loro specifica funzione: favorire il cammino dei popoli verso l’unità, secondo il modello di Gesù Abbandonato, mediatore tra l’umanità e Dio. {rokbox title=|Il Movimento dei Focolari e i mezzi di comunicazione sociale :: Castelgandolfo, 2 giugno 2000| size=|561 350| thumb=|images/video/lubich_20000602.jpg|}http://vimeo.com/18922509&autoplay=1{/rokbox} Trascrizione

2021-09-01T04:01:25+02:006 July 2012|

Athenagoras, un grande carismatico

Il 7 luglio 1972 moriva il Patriarca Ecumenico Athenagoras I. Nel quarantesimo dalla sua scomparsa pubblichiamo uno stralcio dal libro "Il Grido" dove Chiara Lubich lo ricorda. (...) durante il pontificato di Paolo VI ho avuto l'avventura di conoscere e di amare un Volto di Gesù abbandonato specialissimo, portatore non di dolore da abbracciare, ma unicamente di intensissimo amore: quello che splendeva nel grande Athenagoras I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli. La Provvidenza, infatti, ha voluto che mi trovassi ad essere tramite ufficioso fra lui ed il Santo Padre Paolo VI; che conoscessi il suo pensiero, il suo struggente anelito all'unità della Chiesa ortodossa con la nostra Chiesa, che diventassi per anni ambasciatrice del suo tenero, delicato amore per il Papa. Ed infine latrice delle risposte del Papa a lui. Athenagoras era un grande carismatico, il più grande da me conosciuto al di là della Chiesa cattolica. E, come tale, anche un profeta, per cui vedeva l'avvenire e soffriva che il presente fosse solo attesa. Mi diceva: “Giorno verrà…, il sole salirà

2021-08-31T02:02:21+02:006 July 2012|

Athenagoras, a Deeply Charismatic Person

(...) During the pontificate of Paul VI, too, I had the adventure of becoming acquainted with and loving a very special countenance of Jesus forsaken, which brought not pain to be embraced but solely the most intense love: that which shone in the great Athenagoras I, Ecumenical Patriarch of Constantinople. By the will of Providence I found myself an unofficial intermediary between the Patriarch and the Holy Father. I came to know Athenagoras’ thought, his all-consuming longing for the unity of the Orthodox Church with ours. For years I became the ambassador of his tender, delicate love for the pope and the bearer of the pope’s replies to him. Athenagoras was a deeply charismatic person, more endowed with the gifts of the Spirit than anyone I have known outside of the Catholic Church. As such, he was also a prophet, who saw the future and suffered the present as a time of waiting. He used to say to me: “The day shall come... the sun shall rise high, the angels will

2021-08-15T23:29:17+02:006 July 2012|

A chi ha sarà dato e sarà nell’abbondanza …

Commento alla Parola di Vita: A chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha (Mt 13,12) Con queste parole Gesù risponde ai suoi discepoli che gli avevano chiesto perché parlasse in parabole. Egli spiega che non a tutti è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma solo alle persone ben disposte, a quelle che accolgono le sue parole e le vivono.Fra i suoi ascoltatori ci sono, infatti, alcuni che chiudono volontariamente occhi e orecchie per cui “pur vedendo non vedono, e pur udendo non odono e non comprendono” . Sono coloro che vedono e ascoltano Gesù, ma, pensando di conoscere già tutta la verità, non credono alle sue parole e ai fatti che le confermano. E così finiscono per perdere anche quel poco che hanno. A chi ha sarà dato e sarà nell'abbondanza; e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha Quale è dunque il significato di questa frase di Gesù? Egli ci invita ad

2021-08-31T02:02:19+02:0030 June 2012|
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