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Intervista rilasciata a ZENIT in occasione della settimana santa

Roma, giovedì 8 aprile 2004 Ci avviciniamo alla Pasqua. Mentre nel mondo si respira un clima di paura per l’incombere del terrorismo, dal mistero del venerdì santo e della Pasqua di resurrezione, quale risposta? Chiara Lubich: E’ venerdì santo ogni giorno. Guardando il telegiornale, davanti al susseguirsi di uccisioni e attentati, in quelle immagini di violenza disumane, nel grido di quelle sofferenze, risuona il grido di abbandono che Gesù ha lanciato al Padre sulla croce: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?, la sua prova più alta, la tenebra più oscura. Ma è un grido che non è rimasto senza risposta. Gesù non è rimasto nel baratro di quell’infinita sofferenza, ma, con uno sforzo immane e inimmaginabile si è riabbandonato al Padre, superando quell’immenso dolore ed ha riportato così gli uomini in seno al Padre e nel reciproco abbraccio. leggi tutto il testo

2021-08-31T02:02:14+02:005 April 2012|

Interview with Chiara Lubich on Holy Week with ZENIT

Rome, April 8, 2004 We are nearing Easter. While the world is breathing an atmosphere of fear because of the threat of terrorism, what answer may come from the mystery of Good Friday and the Easter Resurrection? Chiara Lubich: Every day is Good Friday. Looking at the news, in front of the killings and assassination attempts, one after the other, in those pictures of inhuman violence, in the cry of those sufferings, resounds the cry of abandonment which Jesus cried out to the Father on the cross: My God, my God, why have you forsaken me?, his greatest trial and the darkest shadow. But it’s a cry which didn’t remain without an answer. Jesus did not remain in the abyss of that infinite pain, but, with a huge and unimaginable effort he re-abandoned himself to the Father, overcoming that immense suffering and in this way he brought people back in the bosom of the Father and in the reciprocal embrace. read the whole text

2021-08-15T23:29:19+02:005 April 2012|

Il crudo del Vangelo

Rocca di Papa, 6 dicembre 1973* L’estate scorsa è stata un po’ particolare per le sofferenze che Dio aveva pensato di riservare a me in modo speciale, e di conseguenza – per l’unità –, ad alcuni membri del Movimento che erano con me.Noi abbiamo sempre detto che il dolore e l’amore vanno taciuti, mentre la luce, che si ricava dall’esperienza, va data. Ciò che è avvenuto nei mesi passati mi sembra di un’importanza, vorrei dire, capitale, per noi. Mi pare infatti che Dio abbia voluto mettere in luce qualche cosa del suo Vangelo che non avevamo ancora approfondito. leggi tutto il testo * Questo testo è il frutto di un’esperienza spirituale vissuta da Chiara Lubich in quell’anno, quando, colpita nel fisico da una dolorosa doppia ernia del disco e nello spirito da altre sofferenze, venne ad approfondire una dimensione nuova del Vangelo. Il testo conserva la forma di una conversazione familiare con alcuni responsabili del Movimento perché così è nato.

2021-08-31T02:02:12+02:005 April 2012|

The Harsh Side of the Gospel

Rocca di Papa, December 6, 1973* Last summer was a rather special one because of the suffering that God had planned for me personally and as a consequence- because of unity- for some who were with me.We have always said that suffering and love must be kept secret, whereas the light that comes from our experience must be given. I believe that what has happened in these past months is of fundamental importance for us. In fact, I feel that God wanted to highlight a part of His Gospel which we had not yet considered in depth. read the whole text   * This text is the fruit of a spritual experience lived out by Chiara Lubichin 1973, when, physically struck by a very painful herniated disc and spiritually struck by other sufferings, she began to deepen on a new dimension of the Gospel. The text is in conversation form as it was originally addressed to some delegates of the Movement and it was kept that way.

2021-08-15T23:29:50+02:005 April 2012|

Voi siete già mondi, per la parola…

Commento alla Parola di Vita: Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato (Gv 15,3) Penso che il cuore dei discepoli, sentendo questa decisa parola di incoraggiamento di Gesù, abbia sussultato.Come sarebbe meraviglioso se Gesù la potesse indirizzare anche a noi! Per esserne un po' degni, vediamo di comprenderla. Gesù ha appena fatto il famoso paragone della vite e dei tralci. Egli è la vera vite, il Padre il vignaiolo, che recide i tralci infruttiferi e pota ogni tralcio che porta frutto, perché ne porti di più. Spiegato questo, egli afferma: Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato «Siete già mondi...». Di che purezza si tratta? Di quella disposizione d'animo necessaria per star dinanzi a Dio, di quell'assenza di ostacoli (come il peccato, ad esempio) che si oppongono al contatto col sacro, all'incontro col divino. Per avere questa purezza, è necessario un aiuto dall'Alto. Già nell'Antico Testamento, l'uomo aveva preso coscienza della sua incapacità di avvicinarsi a Dio con le sue sole forze. Occorreva

2021-08-31T02:02:11+02:0031 March 2012|

You have already been cleansed by the word

Commetary on the Word of Life: You have already been cleansed by the word that I have spoken to you. (Jn 15:3) I think when the disciples heard this clear word of encouragement spoken by Jesus, their hearts must have leapt for joy. How wonderful if Jesus were to say it to us as well! In order to be slightly more worthy of it, let’s seek to understand it. Jesus had just been using his well-known image of the vine and the branches. He is the true vine, the Father is the vine-grower, who cuts off every branch that bears no fruit and prunes every branch that does bear fruit so that it may bear more. Having said this, he declared: You have already been cleansed by the word that I have spoken to you. ‘You have already been cleansed...’ What sort of purity is meant? It is that inner attitude needed to stand before God, the absence of obstacles (like sin, for instance) opposed to contact with the sacred, to

2021-08-15T23:29:43+02:0031 March 2012|
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