“Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi “ (GV.20,21)
Parola di vita di maggio 2005 Leggiamo qui un commento di Chiara Lubich alle forti, impegnative, queste parole di Gesù che ritorna al Padre, e che ci chiede di essere “come” Lui portatori del suo messaggio nel mondo. È la sera di Pasqua. Gesù risorto è già apparso a Maria di Magdala; Pietro e Giovanni hanno visto la tomba vuota. Eppure i discepoli continuano a rimanere chiusi in casa, pieni di paura, fino a quando il Risorto viene in mezzo a loro, a porte chiuse, perché nessuna barriera può più separarlo dai suoi amici. Gesù se n’era andato ma, come aveva promesso, ora ritorna per restare per sempre: "Si fermò in mezzo a loro"; non un'apparizione momentanea, ma una presenza permanente! D’ora in poi i discepoli non saranno più soli ed il timore cede il posto ad una gioia profonda: "Gioirono al vedere il Signore". Il Risorto spalanca i loro cuori e le porte di casa sul mondo intero, dicendo: "Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi". Gesù