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Discorso in occasione del Conferimento del premio UNESCO per l’educazione alla pace

Parigi, 17 dicembre 1996 La sede dell’Unesco a Parigi ospiterà martedì 15 novembre l’evento “Reinventare la pace” organizzato dal Movimento deiFocolari, in collaborazione con la direzione generale dell’Unesco e l’Osservatore permanente della Santa Sede, nel 20°anniversario del premio “Per l’educazione alla pace” assegnato a Chiara Lubich. Riproponiamo il discorso da lei pronunciato 20 anni fa il 17 dicembre 1996, in tale circostanza e di particolare attualità a tutt’oggi.   Testo

2021-09-01T04:00:45+02:0014 November 2016|

Siete tabernacoli del Dio vivente

14 ottobre 1946 La parola di vita del mese di novembre “Tutto posso in colui che  mi dà forza” (Fil.4,13) ci invita al colloquio fiducioso con Dio. Proponiamo un brano di Chiara Lubich tratto da una lettera dei “primi tempi” indirizzata a due religiose di Rovereto. È nel centro del tuo cuore, Suor Josefina, che vive Dio! È nel centro del tuo cuore, Suor Fidente, che vive Dio! Mettete una mano al petto. Siete tabernacoli del Dio vivente.  Vivete questa Fede e sarà impossibile non esser santi. 1. Ascoltare la Sua Voce sottile: Voce-Luce, 2. Parlare a Lui quando Lui non parla: ecco la vita del Santo: colloquio d’amore. («Una sola cosa è necessaria!»). […] La vostra vita così spesso simile a quella di Gesù vivente, operante, amante nella casetta di Nazareth, quanto può far del bene! Ma non sapete voi che un’anima che ama così che la sua vita sia una continua vita a due (Gesù e l’anima) fa tanto come predicasse all’universo intero? Ora che spoglie delle vostre miserie, che giornalmente donerete a Dio, siete libere di amare,

2021-08-31T02:01:27+02:007 November 2016|

Intervista a Chiara di José María Poirier

Rocca di Papa, 19 febbraio 1998 In una intervista al giornalista argentino de La Nación, Chiara Lubich offre risposte che nascono dalla sua esperienza personale e da quella del Movimento dei Focolari, spaziando dal dialogo interreligioso  ai punti cardine della Spiritualità Collettiva, al senso del dolore, alla prospettiva dell’unità nella diversità.

2022-09-12T14:48:00+02:0028 October 2016|

Vivere dell’amore – Spinte ecumeniche

Berlino (Chiesa della Memoria), 19 novembre 1998 Dall’1 novembre al 13 dicembre 1998, Chiara Lubich compie un viaggio in Germania, con significative tappe ad Aachen,Münster, Augsburg e a Berlino, dove viene invitata dalla comunità evangelica. Proponiamo qui il suo intervento, in cui indica la legge dell’amore come via maestra per l’unità dei cristiani e per il dialogo  con i credenti.  (…) Il fatto è che se noi cristiani, ora, all'alba del terzo millennio, diamo nuovamente uno sguardo alla nostra storia di 2000 anni ed in particolare a quella del secondo millennio, non possiamo non rimanere ancora contristati nel costatare come essa è stata spesso un susseguirsi di incomprensioni, di liti, di lotte. E queste hanno spezzato in molti punti la tunica inconsutile di Cristo, che è la sua Chiesa. E colpa di chi? Certamente di circostanze storiche, culturali, politiche, geografiche, sociali... Ma anche del venir meno fra i cristiani di quell'elemento unificatore loro tipico: l'amore. Proprio così.  E allora per poter tentare oggi di rimediare a tanto male, dobbiamo tener presente

2021-08-31T02:01:27+02:0025 October 2016|

Mai più la guerra

5 ottobre 1965 Il 24 ottobre l’ONU celebra il suo 68° compleanno, data che ricorda la promulgazione di quella “Carta” che sta alla base dei rapporti internazionali.  Proponiamo qui un brano tratto dal diario di Chiara Lubich del 5 ottobre 1965, che riporta la sua profonda adesione all’avvenimento storico della visita di Paolo VI°  (la prima di un pontefice) all’ Assemblea delle Nazioni Unite e al suo vibrante appello:«L’umanità deve porre fine alla guerra, o la guerra porrà fine all’umanità».    È tornato il Santo Padre dall’ ONU.  Il nostro orgoglio santo di figli suoi, di lui, Vicario di Cristo, ha raggiunto il culmine quando ha parlato nell’aula. Mai s’è visto uno spettacolo simile: egli è la stella del cammino dell’umanità, la guida degli uomini che non sanno tanto spesso essere fratelli. Egli, umile come il falegname di Nazareth, è assurto come la più alta figura del mondo, padre e maestro universale, sublimando, con la sua sapienza, che tutte le cose e vicende compenetra, ogni saggezza umana.   Egli, piccolo come

2021-08-31T02:01:26+02:0020 October 2016|

Farsi figli dei Santi

Mollens (Svizzera), 19 settembre 1980  Chiara Lubich ha in più circostanze affermato che è proprio della spiritualità dell’unità «imparare dai santi, farci figli di loro, per partecipare dei loro carismi». Qui legge una poesia della grande Teresa d’Avila, che come i santi di ogni epoca è rimasta nei suoi scritti a continuare a fare il bene con parole che profumano di eterno.   (…) C'è una poesia di Teresa d'Avila scandita dal ritornello: "Dimmi che vuoi da me, dimmi Signore". E' un'espressione di questa "indifferenza" o, meglio, dell'abbandono assoluto al volere divino.  Eccone qualche strofa: "Sono nata per Te, per Te (è) il mio cuore.  Dimmi che vuoi da me, dimmi, Signore!  […]  Vita o morte, trionfo oppur infamia,  infermità o salute,  sia che in pace Tu mi voglia o in orride  pene continue e acute,  tutto accetta e gradisce questo cuore:  Dimmi che vuoi da me, dimmi, Signore! Dammi ricchezza o in povertade astringimi,  inferno dammi o cielo,  vita sepolta fra più dense tenebre  o senza velo:  a tutto mi sommetto,

2021-08-31T02:01:26+02:0013 October 2016|
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