La luce va data. Un libro di Maria Caterina Atzori sugli scritti di Chiara Lubich
«La tua la nostra messa il mondo non capirà. È tanto difficile capire il dolore offerto per amore»! Sono le prime parole di un canto del complesso internazionale Gen Rosso che echeggia in tante nostre chiese, immergendoci nel mistero più profondo della celebrazione eucaristica. Pochi ne conoscono l’origine. Sono versi diffusi in un piccolo libro che raccoglie alcuni testi di Chiara Lubich, un best seller, con traduzioni in quasi 30 lingue, 29 edizioni, centinaia di migliaia di copie. Il suo titolo è: Meditazioni. Il cardinale Gianfranco Ravasi, in apertura dell’ultima edizione del 2020, definisce quelle meditazioni «una terapia per l’anima», «una medicazione necessaria soprattutto oggi quando l’esteriorità, che genera superficialità, ha aperto tante feritoie nella coscienza». In quest’ultimo tempo è comparsa nelle librerie una nuova pubblicazione che illumina ancor più quelle pagine. Si tratta della prima edizione critica di queste meditazioni dal titolo La luce va data ad opera di Maria Caterina Atzori, da anni studiosa degli scritti di Chiara Lubich in prospettiva linguistico-letteraria. Questo testo è frutto di una ricerca