“Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna” (Gv 4, 13-14).
Parola di vita di marzo 2002 Leggiamo qui il commento di Chiara Lubich alla Parola di Vita del marzo 2002, che offre un’ulteriore riflessione per approfondire e vivere il brano del Vangelo di Giovanni proposto per questo mese. In questa perla del Vangelo che è il discorso alla Samaritana, nei pressi del pozzo di Giacobbe, Gesù parla dell'acqua come dell'elemento più semplice, ma che si evidenzia più desiderato, più vitale per chi ha consuetudine col deserto. Non gli occorrevano molte spiegazioni per far intendere cosa significasse l'acqua. L'acqua sorgiva è per la vita nostra naturale, mentre l'acqua viva, di cui parla Gesù, è per la vita eterna. Come il deserto fiorisce solo dopo una pioggia abbondante, così i semi sepolti in noi col battesimo possono germogliare solo se irrorati dalla Parola di Dio. E la pianta cresce, mette nuovi germogli e prende la forma di un albero o di un bellissimo fiore. E tutto questo perché riceve l'acqua viva della Parola che suscita la vita e la mantiene per l'eternità. "Chiunque