“Venite a me voi tutti che siete affaticati… il mio giogo è dolce e il mio carico leggero” (Mt 11,28-30)
Parola di vita di luglio 1987 Questa Parola di vita è una delle perle del Vangelo di san Matteo. Gli affaticati, a cui si rivolge Gesù, sono i piccoli, le persone senza istruzione, senza potere e senza influenza; sono i poveri, i malati, gli oppressi dall'ingiustizia umana, gli avviliti dall'esperienza del peccato; sono tutti coloro che si sentono schiacciati dal peso della sofferenza. Egli è venuto a cercarli per dar loro sollievo.Gesù però qui non si limita a presentarsi come il liberatore, ma indica anche la condizione che ci consente di sentirci liberi: accettare il suo giogo, il giogo della “sua “ legge, cioè mettersi alla sua scuola. «Venite a me, voi tutti, che siete affaticati... il mio giogo è dolce e il mio carico leggero». Questa Parola di vita sulle prime ci lascia alquanto sorpresi. Come mai Gesù afferma che il suo giogo è soave, quando sappiamo che egli non si accontenta di poco? Quando ci chiede di perdonare i nostri nemici, di amarci scambievolmente così come ci ha amati