Ho un solo sposo sulla terra

Sono passati 75 anni da quel giorno in cui Chiara Lubich stilò lo scritto «Ho un solo sposo sulla terra», qui riproposto. Uno scritto destinato a diventare fin dagli inizi un vero e proprio Manifesto programmatico per Chiara e per chi l’avrebbe seguita facendo propria la spiritualità dell’unità. Alle origini: una estate di Luce, e nello stesso tempo un richiamo forte: «scendere dalle montagne» e andare incontro all’umanità che soffre per abbracciare Gesù Abbandonato in ogni espressione di dolore, in ogni “abbandono”. Come Lui. Solo per amore. Lo scritto è pubblicato in Meditazioni, Città Nuova, Roma 1959, 202029 Il grido, Città Nuova, Roma 2000, 20179  

2024-10-29T17:45:09+01:0019 September 2024|

“Chi opera la verità viene alla luce” (Gv 3,21)

Parola di Vita, marzo 2006 Nel commento1 alla frase tratta dal Vangelo di Giovanni, Chiara Lubich evidenzia l’invito “ad agire in conformità con la verità, in coerenza con il Vangelo. Essa ci domanda di essere persone che mettono in pratica la Parola di Dio e non soltanto ascoltatori (Cfr. Gc 1,22). 1 pubblicata in Chiara Lubich, Parole di Vita, a cura di Fabio Ciardi, Città Nuova, 2017, pag. 774

2024-09-14T19:26:59+02:0014 September 2024|

I misteri del rosario

Rocca di Papa, 20 gennaio 1981 Con la recita del Rosario, Chiara ripercorre tutta la spiritualità donatale da Dio, tutto il suo Ideale

2024-08-26T17:58:26+02:0022 August 2024|

Chiara Lubich risponde su Igino Giordani

Tra le risposte che Chiara Lubich dà nell’ampia intervista concessa a Sandra Hogget per Charisma Prduction nel 2002, si sofferma anche sulla figura di Igino Giordani. In questo estratto, emergono alcuni tratti del loro rapporto. L’intervista, è stata realizzata da Charisma Production nel 2002. Montaggio video: Centro Santa Chiara Audiovisivi.

2024-07-16T06:49:17+02:0015 July 2024|

Il Triduo Pasquale

In prossimità della Pasqua del 1981 Chiara offre un pensiero su quelle che definisce “le ore più preziose dell’anno”. Nel messaggio datato Giovedì Santo – 16 aprile 1981, ripercorre il triduo Pasquale che culmina con la Risurrezione di Gesù. “Lui è risorto. Lui è la risurrezione e la vita anche per noi. Diciamogli, forse per la prima volta, grazie della vita che avremo dopo e non terminerà”.

2024-03-29T16:31:04+01:0029 March 2024|

Giovedì santo, giorno di grazie

30 marzo 1972 Era il Giovedì Santo, all’inizio del triduo Pasquale. Chiara Lubich incontra per un saluto prima della partenza dalla Cittadella, gli abitanti di Loppiano, allora chiamata “Mariapoli Aurelia”, in ricordo di Aurelio Lagorio, giovane focolarino deceduto quattro anni prima. In questa occasione Chiara sottolinea profonde realtà alla luce della sua personale esperienza, “forse perché Dio ha messo nel mio cuore – dice –, per tutti voi, il comandamento nuovo di Gesù”. L’Eucaristia, Maria, il sacerdozio. L’augurio rivolto a tutti è che la presenza di Maria possa crescere nel cuore di ciascuno, per amore a Gesù crocefisso e abbandonato, per avere verso Lui l’amore che lei aveva, da madre, verso il Figlio.

2024-03-28T11:53:15+01:0028 March 2024|
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