Misericordia e perdono

“La verità è misericordia pura”. Da uno scritto di Chiara Lubich prima del 1959.  Avevamo detto di voler vedere solo Gesù nel fratello, di trattare con Gesù nel fratello, di amare Gesù nel fratello, ma ora s’affaccia il ricordo che quel fratello ha questo o quel difetto, ha questa o quella imperfezione.  Il nostro occhio si complica e il nostro essere non è più illuminato. Di conseguenza si rompe l’unità, errando.  Forse quel fratello, come tutti noi, ha commesso degli errori, ma Dio come lo vede? Qual è in realtà la sua condizione, la verità del suo stato? Se è a posto davanti a Dio, Dio non ricorda più nulla, ha tutto cancellato col suo sangue. E noi perché ricordare?  Chi è nell’errore in quel momento?  Io che giudico, o il fratello?  Io.  E allora devo mettermi a veder le cose dall’occhio di Dio, nella verità, e trattare in modo conforme col fratello, ché, se per disavventura egli non si fosse ancor sistemato col Signore, il calore del mio amore, che

2021-08-31T02:02:59+02:0018 November 2015|

Messaggio ai giovani

Rocca di Papa, 26 aprile 1999 In questo messaggio rivolto ai giovani convenuti a Loppiano per il loro annuale appuntamento del I° maggio, la Fondatrice dei Focolari non esita a proporre loro una meta ardita, la stessa che ha mosso i primi passi dell’“Avventura dell’unità”.

2022-09-09T08:42:35+02:003 November 2015|

Il tabù della morte

Marino, 5 dicembre 1990 “La morte le fa paura?”  La giornalista Margaret Coen rivolge a Chiara Lubich questa impegnativa domanda.

2022-09-09T08:44:51+02:003 November 2015|

Accesso alla santità per tutti

Rocca di Papa, 31 gennaio 1969 Un sacerdote interpella Chiara: come essere certi di aver scelto Dio ed esservi coerenti? Chiara addita cosa scandisce le nostre giornate: la volontà di Dio vissuta nel presente come una strada  fatta per tutti, che dà immensa gioia. Solo Maria, la madre che ama ogni suo figlio, poteva offrirci tale  segreto della santità.

2024-08-30T11:39:48+02:0024 October 2015|

Salvare la famiglia con l’amore soprannaturale

Vienna, 30 giugno 1997 Risposta di Chiara a una famiglia austriaca  Una famiglia austriaca si rivolge a Chiara Lubich durante un incontro delle comunità dell’est europeo ed esprime il desiderio che la famiglia sia riconosciuta nella società in tutta la sua realtà. Chiara, pur comprendendo gli ostacoli che oggi si interpongono, mette sul piano dell’amore, unico vero autore della famiglia, il rapporto tra i due sposi. E se magari viene meno l’amore naturale, bisogna ricorrere a quello che ha portato Gesù: l’amore soprannaturale.   testo

2021-09-02T04:22:52+02:0019 October 2015|

A base, a mezzo, a fine: l’unità

AVE MARIA! 11 maggio 1948 (Lettera di Chiara Lubich dell’11 maggio 1948 a padre Bonaventura da Malé, ofm cap.)  Unità, parola divina. Sono lapidarie queste parole scritte dalla ventottenne Chiara lubich. C’è tutta la meraviglia, lo stupore della scoperta che le “serra la gola nella foga troppo forte di voler uscire”. Le parole del testamento di Gesù, “sintesi di tutti i suoi pensieri” hanno scavato in lei una voragine di fiamma. E’ arduo esprimere l’ineffabile, che trova alfine una sintesi ardita.  L’Unità “è Dio: Unità-Trinità”. Carissimo Fratello in Gesù e nel Serafico Padre, Anch’io non so quello che Le scriverò. La Luce, tutta la Luce che Dio mi ha dato (a trionfo estremo della sua infinita misericordia!) mi serra la gola nella foga troppo forte di voler uscire. Impetuosamente. La sua lettera m’ha confermato il pensiero che mi ero fatto dell’anima sua, molto amata dal Signore e vorrei in un attimo, in un baleno donarle tutto il mio, tutto quello che Dio ha edificato in me sfruttando il mio nulla, la mia

2021-08-31T02:02:58+02:0013 October 2015|
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