“Rallegratevi nel Signore sempre” (Fil 4,4).

Parola di Vita dicembre 1990 Nel 1990, anno segnato dallo scoppio della Guerra nel Golfo, nel Natale di quell’anno, Chiara Lubich chiede a Gesù che torna bambino, alla sua “inerme onnipotenza che pieghi e spenga l'arroganza della violenza; che tolga dai cuori l'odio e vi immetta l'amore: che nessuna nazione al mondo fra poco si ricordi più di che cos'è la guerra”. Nello stesso mese di dicembre propone la Parola di Vita: "Rallegratevi nel Signore sempre" (Fil 4,4). Il commento è pubblicato anche in Chiara Lubich, in Parole di Vita, a cura di Fabio Ciardi, Opere di Chiara Lubich, Città Nuova, 2019.

2023-12-22T17:17:26+01:0022 December 2023|

Cos’è questo focolare?

Rocca di Papa, 30 dicembre 1984 Stralcio da un discorso di Chiara Lubich, alle e ai focolarini in formazione Chiara Lubich incontra a Rocca di Papa un gruppo di giovani che vogliono conoscere la vocazione totalitaria cui lei per prima ha risposto una “vocazione nuova nella Chiesa, nuovissima, moderna e particolare, che è la vocazione al focolare e precisamente la vocazione del focolarino”.  

2023-12-14T16:51:44+01:0014 December 2023|

Come un celeste piano inclinato

Tra gli scritti, nei suoi discorsi, spesso Chiara Lubich fa riferimento a Maria. In questo testo, già pubblicato negli Scritti Spirituali e in La dottrina spirituale, Chiara sembra comprendere con tenerezza la difficoltà di molti nel “capirla” ed al contempo, in tutta la sua grandezza, la presenta Madre, amata. “Le madri, in genere, specie dai figli piccoli, non sono “capite”, sono amate […]”. Così, come un piano inclinato, Maria, favorisce la relazione con Dio e conduce le creature a Lui.

2023-12-11T19:00:43+01:008 December 2023|

Oggi l’Opera compie 30 anni

Rocca di Papa, 7 dicembre 1973 Oggi, 7 dicembre 2023, sono passati ottant’anni dal giorno in cui «il grande incendio del Focolare cominciò nel cuore di una ragazza[1]», come scrive il biografo E. Robertson. Nel 1973, a trent’anni dal suo “sì” a Dio, con toni intimi e un linguaggio quasi epistolare, Chiara ricorda e ridona la sua esperienza. Con la nota introduzione «Immaginate una ragazza innamorata; innamorata di quell’amore che è il primo, il più puro…», sceglie di utilizzare per sé la terza persona. È il modo, forse, con cui può esplicitare il desiderio di descrivere quel giorno guardando al fatto, opera del Signore, e non alla sua persona. Di quell’atto, «sposalizio con Dio, sposalizio che doveva avvenire nella maniera più segreta», ne sono al corrente solo Dio, lei e il confessore. Di quell’esperienza, dunque, che per altro non ha precedenti, spetta a lei parlare: «Sì, perché la mia consacrazione – dice Chiara – non era semplicemente come la formula che ho poi letto davanti all’Eucaristia alzata di fronte a me:

2023-12-06T23:21:21+01:006 December 2023|

Ci puoi parlare del Paradiso?

Castel Gandolfo, 6 gennaio 1999 Rispondendo ad una domanda fattale da delle Gen3, ragazze che seguono il suo Ideale, Chiara Lubich parla loro di come sarà il Paradiso. Chi arriva in Cielo, è come se compisse un meraviglioso disegno, come strumento docile alla volontà di Dio, che in estrema sintesi può essere concentrata in una sola parola: amare.

2023-11-02T09:17:13+01:002 November 2023|

Che cosa dovrebbe essere Maria per noi dei Focolari

Londra, 13 giugno 1981 Che cosa dovrebbe essere Maria per noi dei focolari? Chiara Lubich risponde a questa  domanda della comunità del Regno Unito: come esprimere tutto il bene che vogliamo alla Madonna? Regalandole lo sforzo della nostra santità perchè la porti a Gesù, puntando su regaletti piccoli, sicuri, di giorno per giorno, sottesi alla tensione alla santità, fino ad essere ‘un’altra piccola Maria’.

2023-08-15T10:58:41+02:0014 August 2023|
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