Mi sono fatto debole con i deboli

Rocca di Papa, Febbraio 1982 Commento alla Parola di Vita: «Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno» (1Cor  9,22). Chiara ha una predilezione per questa parola di Paolo per la sua affinità con l’espressione “farsi uno” che lo Spirito le ha suggerito fin dagli inizi della sua avventura spirituale. Qui un commento che ne ha dato nel febbraio 1982.

2022-09-09T08:55:03+02:0010 April 2015|

Per essere un Popolo di Pasqua

Sierre, 24 marzo 1994 La settimana santa è il culmine dell’anno liturgico. Il testo invita a celebrare e a penetrare i misteri centrali della nostra fede anche con la vita.

2022-09-09T08:57:35+02:0031 March 2015|

La famiglia e Maria

21 aprile 1984 La famiglia: tema altissimo e ricorrente nel pensiero e nella vita di Chiara Lubich. Questo scritto del 1984 inserisce la famiglia nel suoi disegno, cioè nel suo essere nel piano di Dio chiesa domestica, «dimora accogliente per tutti i figli dispersi».  Guardare dunque a Maria, per vivere col suo esempio e col suo aiuto «il progetto luminoso e affascinante di Dio sulla famiglia in tutte le sue espressioni». Il giorno dell’Annunciazione Giovanni Paolo II ha consacrato ed affidato l’umanità al Cuore Immacolato di Maria in occasione del Giubileo dell’Anno Santo per le famiglie. La coincidenza con questo avvenimento non è certo casuale. Passano, infatti, profonde relazioni fra Maria e la famiglia, se non altro per il fatto che l’una e l’altra sono grandi esperte nell’amore.   Maria lo ha conosciuto nel suo cuore, già semplicemente sul piano naturale, nei suoi più vari aspetti come figlia, fidanzata, sposa, madre, pur sempre vergine, e vedova. La famiglia è il regno dell’amore. In essa, nasce, cresce, e si sviluppa l’amore filiale,

2021-08-31T02:02:56+02:0025 March 2015|

La penitenza che il cielo ci domanda

Mollens, 25 agosto 1988 Un carisma nuovo nella Chiesa come quello che Dio ha generosamente dato a Chiara Lubich non annulla le pratiche cristiane precedenti, ma le rilegge alla luce del dono di Dio, della prospettiva evangelica che le è propria.

2022-09-09T08:59:32+02:0018 March 2015|

Che cosa ci fa ‘cittadini’?

Trento, 8 giugno 2001 Da un discorso al Consiglio Comunale di Trento Chiara Lubich pone la Fraternità come orizzonte «in cui è possibile pensare a un bene comune di tutti gli uomini, e cioè pensare all’umanità intera in termini politici». Di qui la risposta al quesito, che non ammette fraintendimenti o scorciatoie. Si propone questo brano come riflessione all’approssimarsi del settimo anniversario della dipartita di Chiara Lubich che, in quest’anno, si celebra approfondendo l’incidenza del pensiero della Lubich nella sua dimensione politica. {rokbox title=|Che cosa ci fa 'cittadini'?  :: Trento, 8 giugno 2001| size=|561 350| thumb=|images/video/lubich_20010608.jpg|}http://vimeo.com/121796610&autoplay=1{/rokbox}

2021-09-02T04:22:59+02:0011 March 2015|

What makes us ‘Citizens’?

Trent, 8 June 2001 Chiara Lubich places Fraternity like a horizon that “makes it possible to think of the common good of all people and, that is, to think of the whole of humanity in political terms.” This is the answer to the problem, that does not admit misunderstandings and shortcuts. We propose this writing as a reflection to the approaching seventh anniversary of the passing on of Chiara Lubich. This year we are celebrating by going in depth on the impact of Chiara’s thought in its political dimension.  {rokbox title=|What makes us 'Citizens'?  :: Trent, 8 June 2001| size=|561 350| thumb=|images/video/lubich_20010608.jpg|}http://vimeo.com/122090647&autoplay=1{/rokbox} From a talk to the City Council of Trent Text

2021-09-02T03:20:32+02:009 March 2015|
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