Come un celeste piano inclinato

Roma, 5 marzo 19581 Questo scritto, intriso di profonda ispirazione, è stato pubblicato per la prima volta in “Città Nuova” nel 1958, con il titolo “Maria” Maria non è facilmente capita dagli uomini, anche se tanto amata. È più facile infatti trovare in un cuore lontano da Dio la devozione verso di Lei che la devozione verso Gesù.È universalmente amata.E il motivo è questo, che Maria è Madre. Le madri, in genere, specie dai figli piccoli, non sono “capite”, sono amate, e non è raro il caso, anzi frequentissimo, che anche un uomo di ottant’anni muoia pronunciando come ultima parola: “mamma”.La mamma è più oggetto d’intuizione del cuore che di speculazione dell’intelletto, è più poesia che filosofia, perché è troppo reale e fonda, vicina al cuore umano.Così è di Maria, la Madre delle madri, che la somma di tutti gli affetti, le bontà, le misericordie delle mamme del mondo non riesce ad eguagliare.Gesù sta in certo modo più di fronte a noi: le sue divine e splendenti parole sono troppo diverse

2021-08-31T02:02:47+02:0027 May 2014|

Ho visto la Terra Santa

Roma, 1956 Nel 1956 Chiara si reca per la prima volta in Terra Santa per visitare una persona che viveva un momento difficile. Del tutto inatteso, però, l’incontro con Gesù, l’uomo-Dio. La pietra forata Quando dalla costa azzurrissima del golfo di Beirut contemplavo la città, recentemente scossa dal terremoto, a ridosso di colline costellate da migliaia di casette, e si riprendeva il volo verso il mare, per alzarci onde poter riaffrontare, ritornando, i primi monti della Palestina, non credevo che Gerusalemme e i Luoghi Santi avrebbero inciso così sul mio animo. Non ero andata là per un pellegrinaggio.  (...) Chiara Lubich Testo

2021-08-31T02:02:46+02:0013 May 2014|

Come capire la propria strada

Firenze, 17 settembre 2000 Riuscire a trovare la propria strada nella vita è il desiderio profondo di ogni giovane:  Chiara Lubich risponde qui a una ragazza che le chiede un consiglio su come corrispondere al disegno di Dio su di lei. {rokbox title=|Come capire la propria strada :: Firenze, 17 settembre 2000| size=|561 350| thumb=|images/video/lubich_20000917.jpg|}http://vimeo.com/93613857&autoplay=1{/rokbox}

2021-09-01T04:01:06+02:006 May 2014|

… in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio

Roma, 25 dicembre 1996 Commento alla Parola di vita: ... in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio (2 Cor 5,20). E' l'esortazione di Paolo ai Corinzi che segue il grande annuncio, cuore di tutto il Vangelo: Dio ha riconciliato il mondo a sé per mezzo di Cristo (cf 2 Cor 5,19).Sulla croce, nella morte del suo Figlio, Dio ci ha dato la prova suprema del suo amore. Per mezzo della croce di Cristo, Egli ci ha riconciliati con sé. Questa verità fondamentale della nostra fede ha oggi tutta la sua attualità. E' la rivelazione che tutta l'umanità attende: sì, Dio è vicino con il suo amore a tutti e ama appassionatamente ciascuno. Il nostro mondo ha bisogno di questo annuncio, ma lo possiamo fare se prima lo annunciamo e lo riannunciamo a noi stessi, sì da sentirci circondati da questo amore, anche quando tutto farebbe pensare il contrario. ... in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Questa fede nell'amore di Dio non può però rimanere chiusa nell'interiorità di ciascuno,

2021-08-31T02:02:46+02:0030 April 2014|

Sono pochi giorni che l’abbiamo Papa, Giovanni XXIII

20 novembre 1958 Giovanni XXIII è  il papa che firmò l’approvazione del Movimento dei Focolari nel 1962. Così Chiara Lubich lo ricorda nelle colonne della rivista “Città Nuova” (...)In Giovanni XXIII è Gesù dal cuore in mano. Gesù che pieno di dolore e di amore dice ai suoi discepoli: "Figliolini miei, amatevi a vicenda". Ma siccome l'amore non è amore se non è forte, si presenta in Lui la facilità di scendere al concreto e all'immediato, di incarnare insomma quelle parole: "Coepit facere et docere", di far con amore universale per tutti e particolare per ciascuno, della Chiesa, una famiglia. In Giovanni XXIII si vedono doti così eccelse di umiltà, di semplicità da far star male parecchia gente che vive nell'inganno del superfluo o della forma, o nel gonfiore di una scienza che poco serve alla vita e molto alla superbia.In Lui Gesù desidera riunire in un solo ovile tutte le pecorelle, anche quelle che randagiano fuori, con quella "diplomazia", dicono, ma con quella sapienza, diciamo, che stringe al cuore, ammonisce,

2021-08-31T02:02:45+02:0026 April 2014|
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