Faccia a faccia – Chiara Lubich e Sandra Hoggett – (II parte)

Rocca di Papa, 19 aprile 2002 Grazie alla domanda di una giornalista inglese, ci viene svelato il frutto “mistico” dell’incontro tra una giovane sconosciuta e innamorata di Dio, Chiara, e una personalità di grande rilievo civile e ecclesiale, Igino Giordani. (Ringraziando Charisma Productions UK per la gentile concessione di questo brano)

2022-09-09T15:17:02+02:0015 July 2013|

L’arcobaleno

Rocca di Papa, Venerdì Santo, 12 Aprile 1968 Un discorso di portata storica, per la risonanza che ha avuto tra i giovani “Gen”  suscitando uno stile di vita diffuso oggi in tutto il mondo.

2023-04-14T15:21:32+02:008 July 2013|

Tutta la legge trova la sua pienezza in un solo precetto …

Roma, 25 Maggio 1983 Commento alla Parola di vita: Tutta la legge trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso (Gal 5,14)1. È questa una parola di Paolo, l'Apostolo: breve, stupenda, lapidaria, chiarificatrice. Essa ci dice ciò che deve stare alla base del comportamento cristiano, ciò che deve ispirarlo sempre: l'amore del prossimo. L'apostolo vede nell'attuazione di questo comandamento il pieno adempimento della legge. Essa, infatti, dice di non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non desiderare... e si sa che chi ama non fa tutto questo: chi ama non uccide, non ruba... Tutta la legge trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai il prossimo tuo come te stesso. Chi ama però non evita soltanto il male. Chi ama si apre sugli altri, vuole il bene, lo fa, si dona: arriva a dar la vita per l'amato. Per questo, Paolo scrive che nell'amore del prossimo non solo si osserva la legge, ma si ha «la pienezza» della legge. Tutta la legge trova

2021-08-31T02:02:36+02:0030 June 2013|

Come amare il fratello (II parte)

Rocca di Papa, 24 ottobre 1978 Continua l’approfondimento sull’amore al prossimo con una riflessione sull’essenza della carità, anche alla luce dell’esperienza dei santi.

2022-09-09T15:31:11+02:0028 June 2013|

Equilibrio divino

Roma, 1950 «In patientia vestra possidebitis animas vestras» (Lc 21, 19)1. Con questa parola Gesù c’insegna a vivere bene il momento presente della nostra vita: a viverlo in profondità, con perfezione, compiutamente. E questo conta nel cristianesimo: compiere bene le cose.Infatti: «Chi bene comincia è alla metà dell’opera», è proverbio della sapienza umana, buono quindi, ma non fatto per tutti. Invece: «Chi avrà perseverato sino alla fine, questi sarà salvo» (Mt 10, 22) è della Sapienza divina. Il Signore sa che l’inizio di tutti gli uomini, tranne Maria, è un cattivo inizio, per il peccato originale. Non per nulla egli si è fatto uomo per salvarci. Dunque, ciò che importa è finir bene: allenarsi per quell’attimo da cui dipende l’eternità.Egli ci insegna a condur bene le nostre cose, ad applicarci a tutto ciò che dobbiamo fare nella vita, con quell’amore paziente che sa patir bene, che tiene vivo in noi il controllo della nostra anima, tanto da possederla. Nella nostra anima è Dio, e noi, possedendola, essendone padroni sempre nella nostra

2021-08-31T02:02:35+02:0014 June 2013|

Alcune risposte di Chiara al Supercongresso Gen 3

Marino (Palaghiaccio), 10 maggio 1997 Chiara Lubich risponde alle ragazze e ai ragazzi del Movimento dei Focolari, radunati ad una grande manifestazione internazionale, su argomenti che affrontano problematiche tipiche della loro età. {rokbox title=|Alcune risposte di Chiara al Supercongresso Gen 3 :: Marino (Palaghiaccio), 10 maggio 1997| size=|561 350| thumb=|images/video/lubich_19970510.jpg|}https://vimeo.com/67713290&autoplay=1{/rokbox}

2021-09-01T04:01:17+02:007 June 2013|
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