Come amare il fratello (II parte)
Rocca di Papa, 24 ottobre 1978 Continua l’approfondimento sull’amore al prossimo con una riflessione sull’essenza della carità, anche alla luce dell’esperienza dei santi.
Rocca di Papa, 24 ottobre 1978 Continua l’approfondimento sull’amore al prossimo con una riflessione sull’essenza della carità, anche alla luce dell’esperienza dei santi.
Roma, 1950 «In patientia vestra possidebitis animas vestras» (Lc 21, 19)1. Con questa parola Gesù c’insegna a vivere bene il momento presente della nostra vita: a viverlo in profondità, con perfezione, compiutamente. E questo conta nel cristianesimo: compiere bene le cose.Infatti: «Chi bene comincia è alla metà dell’opera», è proverbio della sapienza umana, buono quindi, ma non fatto per tutti. Invece: «Chi avrà perseverato sino alla fine, questi sarà salvo» (Mt 10, 22) è della Sapienza divina. Il Signore sa che l’inizio di tutti gli uomini, tranne Maria, è un cattivo inizio, per il peccato originale. Non per nulla egli si è fatto uomo per salvarci. Dunque, ciò che importa è finir bene: allenarsi per quell’attimo da cui dipende l’eternità.Egli ci insegna a condur bene le nostre cose, ad applicarci a tutto ciò che dobbiamo fare nella vita, con quell’amore paziente che sa patir bene, che tiene vivo in noi il controllo della nostra anima, tanto da possederla. Nella nostra anima è Dio, e noi, possedendola, essendone padroni sempre nella nostra
Marino (Palaghiaccio), 10 maggio 1997 Chiara Lubich risponde alle ragazze e ai ragazzi del Movimento dei Focolari, radunati ad una grande manifestazione internazionale, su argomenti che affrontano problematiche tipiche della loro età. {rokbox title=|Alcune risposte di Chiara al Supercongresso Gen 3 :: Marino (Palaghiaccio), 10 maggio 1997| size=|561 350| thumb=|images/video/lubich_19970510.jpg|}https://vimeo.com/67713290&autoplay=1{/rokbox}
Roma, 25 Aprile 1990 Commento alla Parola di vita: Se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà grazia davanti a Dio (1 Pt 2,20). L'apostolo Pietro sta illustrando alle sue comunità il genuino spirito del Vangelo nelle sue applicazioni concrete, con particolare riferimento alla condizione e allo stato di vita a cui ciascuno appartiene. Qui si rivolge agli schiavi che si sono convertiti alla fede ed ai quali, come a tutti gli schiavi nella società di allora, accadeva di subire incomprensioni e maltrattamenti del tutto ingiusti. Per estensione queste parole sono rivolte a tutte le persone le quali in ogni tempo e luogo si trovano a dover subire incomprensioni ed ingiustizie da parte dei loro prossimi, siano essi superiori od eguali. Se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà grazia davanti a Dio. A queste persone l'apostolo raccomanda di non cedere alla reazione istintiva, che potrebbe sorgere in queste situazioni, ma di imitare il comportamento tenuto da Gesù. Li esorta anzi a rispondere con l'amore,
Rocca di Papa, 24 ottobre 1978 La relazione tra amore di Dio e amore del prossimo viene esplicitato e approfondito in questa conversazione in cui Chiara Lubich racconta come è cresciuta in lei la comprensione di tale inscindibile legame.
Castel Gandolfo, 8 dicembre 1996 Una breve riflessione di Chiara Lubich sullo Spirito Santo nella vita e nell’esperienza del Movimento dei Focolari. {rokbox title=|Lo Spirito Santo :: Castel Gandolfo, 8 dicembre 1996| size=|561 350| thumb=|images/video/lubich_19961208.jpg|}https://vimeo.com/66452646&autoplay=1{/rokbox}