La presenza di Gesù nel cristiano nel Nuovo Testamento (seconda parte)
Rocca di Papa, 9 Ottobre 1978 Rifacendosi alle lettere di S.Paolo, Chiara mette in rilievo splendide affermazioni sulla presenza di Gesù nel cristiano.
Rocca di Papa, 9 Ottobre 1978 Rifacendosi alle lettere di S.Paolo, Chiara mette in rilievo splendide affermazioni sulla presenza di Gesù nel cristiano.
Melbourne, 2 Febbraio 1982 Nel febbraio 1982 Chiara si trova in Australia. Prende spunto da due animali tipici di quel continente – il canguro e l'uccello emù che non sanno camminare all'indietro – per incoraggiare i suoi ad andare sempre avanti nel vivere per l'unità.
Ginevra, 27 Ottobre 2002 A pochi giorni dall’anniversario della Riforma, Chiara Lubich offre alcuni spunti per un cammino comune fra le Chiese in vista della realizzazione del testamento di Gesù: “Che tutti siano uno”. Nel video c'è una traduzione frase per frase in francese. Trascrizione
Roma, 1958 In questo scritto, pubblicato nella rivista Città Nuova del maggio 1958, e poi su Meditazioni, Chiara ci dona la forte esperienza di dolore-amore che viveva in quegli anni. Quando si è conosciuto il dolore in tutte le sfumature più atroci, nelle angosce più varie, e si son tese le mani a Dio in mute strazianti implorazioni, in sommesse grida di aiuto; quando si è bevuto il fondo del calice e si è offerta a Dio, per giorni e per anni, la propria croce, confusa con la sua, che la valorizza divinamente, allora Dio ha pietà di noi e ci accoglie nella sua unione. È il momento in cui, dopo aver esperimentato il valore unico del dolore, dopo aver creduto all’economia della croce ed averne visto gli effetti benefici, Iddio mostra in forma più alta e nuova qualcosa che vale più ancora del dolore. È l’amore agli altri in forma di misericordia, l’amore che fa allargare cuore e braccia ai miserabili, ai pezzenti, agli straziati dalla vita, ai peccatori pentiti.Un
Roma, 25 Maggio 1981 Commento alla Parola di vita: «Andate dunque e imparate che cosa significhi: misericordia io voglio e non sacrificio» (Mt 9,13). downloads/chi-19810525a_it.mp3 Trascrizione Download
25 Dicembre 1972 Un Natale forte, coraggioso, non tiepido, in una “famiglia” grande come l’umanità Tutti uno! E' una meta. E' un comando: un comando di Colui al quale ogni uomo dovrebbe gioiosamente sottomettersi. Dio ci è Padre. Se si aprissero i cieli ed egli parlasse, guardandoci ad uno ad uno ci direbbe: "Tutti uno! Siete fratelli, quindi unitevi!".Un giorno il cielo si aperse, perché il Verbo si fece uomo, crebbe, insegnò, fece miracoli, raccolse discepoli, fondò la Chiesa e prima di morire in croce disse al Padre: "che siano una cosa sola". Non si rivolse agli uomini: forse non avrebbero capito. Si rivolse al Padre, perché il vincolo di quest'unità è Dio, e ci ottenne la grazia di poter essere fra noi una cosa sola.Ora noi cristiani parliamo tanto di unità del Corpo mistico, della Chiesa, ma cadiamo spesso nell'assurdo di sapere le cose, di conoscerle, ma di non viverle.Sappiamo di essere fratelli, sappiamo che un vincolo ci lega, ma non agiamo da fratelli. Passiamo gli uni accanto agli altri