40° anniversario della nascita dei “volontari”

Rocca di Papa 6 novembre 1996 Messaggio per il 40° anniversario della nascita dei "volontari" (Lettera letta da Dori Zamboni a Budapest il 23 novembre 1996)  Carissimi, che siete convenuti a Budapest per celebrare il 40° anniversario della nascita dei “volontari”, giunga a tutti il mio più cordiale saluto.  Non a caso avete voluto scegliere, come sede di questo importante convegno, Budapest, la capitale dell’Ungheria, nazione da cui partì la prima scintilla di quella realtà – una delle più fiorenti diramazioni del Movimento dei Focolari – che doveva divampare presto in Italia, in Europa e in tutto il mondo.  Fu la nostra risposta a quell’anelito di libertà, domato nel sangue, da chi voleva sradicare, dalla società e dal cuore degli uomini, Dio. Fu anche la nostra eco all’appello accorato, che il Papa Pio XII lanciò al mondo in quell’occasione: “Dio! Questo nome, fonte di ogni diritto, di ogni giustizia, di ogni libertà, risuoni nei parlamenti, sulle piazze, nelle abitazioni e nelle officine...”.  Fu allora che donne e uomini di tutte le

2021-08-31T02:02:24+02:0013 August 2012|

Erano i tempi di guerra

Roma, ottobre 1948 Erano i tempi di guerra.Tutto crollava di fronte a noi, giovanette, attaccate ai nostri sogni per l’avvenire: case, scuole, persone care, carriere.Il Signore pronunciava coi fatti una delle sue eterne parole: «Tutto è vanità, nient’altro che vanità...».Fu da quella devastazione completa e molteplice di tutto ciò che formava l’oggetto del nostro povero cuore, che nacque il nostro ideale.Vedevamo altre giovinezze gettarsi nell’entusiasmo sincero per la salvezza e l’avvenire migliore della Patria.Era facile parlar d’Ideale in quella vita morta a tutto ciò che umanamente potrebbe attrarre.Noi sentivamo che un solo ideale era vero, immortale: Dio. Di fronte al crollo provocato dall’odio, vivissimo apparve alla nostra mente giovanetta Colui che non muore.E lo vedemmo e lo amammo nella sua essenza: «Deus caritas est».Ci suggellò i nostri pensieri e le nostre aspirazioni un’altra figliola che in altri tempi, non molto dissimili dai nostri, seppe illuminare della sua luce divina le tenebre del peccato e riscaldare i cuori gelidi d’egoismo, d’odio, di rancori: Chiara d’Assisi.Anch’ella vide come noi la vanità del mondo,

2021-08-31T02:02:22+02:009 August 2012|

Così ho visto il Papa

Intervista a Chiara Lubich Lei ha avuto occasione di essere ricevuta più volte in udienza da Paolo VI. Qual è stata l’impressione più forte che le è rimasta nel ricordo? La più forte impressione l’ho riportata certamente durante la prima udienza. Ho avuto la sensazione netta di trovarmi di fronte ad una persona che amava in modo del tutto particolare. Il Papa parlava parole di quella sapienza che supera tutti gli ostacoli giuridici tuttora vigenti; comprendeva, accoglieva nella sua anima tutta la complessa opera che gli presentavo. Il Papa stesso mi incoraggiò a dir tutto, perché lì tutto era possibile .Ricordo che sentii una perfetta sintonia fra ciò che il Papa mi diceva e ciò che mi sembrava fosse venuto da Dio per l’edificazione di quest’opera. E l’impressione fu così forte d’aver avuto quasi la sensazione che quello studio, dove il Papa riceve, fosse senza soffitto e cielo e terra si congiungessero.Se m’avessero portato di fronte a quella persona, bendata, e non avessi mai sentito la sua voce, penso che, dopo

2021-08-31T02:02:22+02:006 August 2012|

Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini …

Commento alla Parola di Vita: Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli (Mt 10,32-33). È questa una Parola di grande conforto e di sprone per noi tutti cristiani.Con essa Gesù ci esorta a vivere con coerenza la nostra fede in lui, poiché dall'atteggiamento che avremo assunto nei suoi confronti durante la nostra esistenza terrena, dipende il nostro eterno destino. Se lo avremo riconosciuto - Egli dice - davanti agli uomini, gli daremo motivo di riconoscerci davanti al Padre suo; se, al contrario, lo avremo rinnegato davanti agli uomini, ci rinnegherà anche lui davanti al Padre. Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli. Gesù richiama il premio o il castigo, che ci attendono dopo

2021-08-31T02:02:21+02:0031 July 2012|

Laica come noi laici

In quest’epoca si parla tanto della funzione del laicato, e forse si staglierebbe meglio la figura del laico, che pure è «Chiesa», se si spiegassero un po’ più estesamente e meglio alcuni aspetti di Maria Santissima. È lei, ci sembra, il modello, anche se eccezionale e singolare, del laico. Di Maria noi cattolici non facciamo una deità, come siamo sovente accusati, anche se, avendoci portati l’amore e la fede a scoprire tutto ciò che la fa speciale, la releghiamo spesso lontano da noi, in una sfera che le è propria, ma che non è l’unica. Leggi tutto il testo

2021-08-31T02:02:21+02:0026 July 2012|

Maria nell’esperienza del ’49

Castel Gandolfo, 16 febbraio 1987 In questa conversazione Chiara illustra la nuova particolare comprensione della figura di Maria raggiunta in un periodo di intensa luce e di grazie straordinarie da lei vissute nel 1949. {rokbox title=|Maria nell'esperienza del '49 :: Castel Gandolfo, 16 febbraio 1987| size=|561 350| thumb=|images/video/lubich_19870216.jpg|}http://vimeo.com/45695575&;autoplay=1{/rokbox} Testo

2021-09-01T04:01:25+02:0015 July 2012|
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