Così ho visto il Papa

Intervista a Chiara Lubich Lei ha avuto occasione di essere ricevuta più volte in udienza da Paolo VI. Qual è stata l’impressione più forte che le è rimasta nel ricordo? La più forte impressione l’ho riportata certamente durante la prima udienza. Ho avuto la sensazione netta di trovarmi di fronte ad una persona che amava in modo del tutto particolare. Il Papa parlava parole di quella sapienza che supera tutti gli ostacoli giuridici tuttora vigenti; comprendeva, accoglieva nella sua anima tutta la complessa opera che gli presentavo. Il Papa stesso mi incoraggiò a dir tutto, perché lì tutto era possibile . Ricordo che sentii una perfetta sintonia fra ciò che il Papa mi diceva e ciò che mi sembrava fosse venuto da Dio per l’edificazione di quest’opera. E l’impressione fu così forte d’aver avuto quasi la sensazione che quello studio, dove il Papa riceve, fosse senza soffitto e cielo e terra si congiungessero. Se m’avessero portato di fronte a quella persona, bendata, e non avessi mai sentito la sua voce, penso

2025-05-10T22:41:45+02:006 August 2012|

Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini …

Commento alla Parola di Vita: Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli (Mt 10,32-33). È questa una Parola di grande conforto e di sprone per noi tutti cristiani.Con essa Gesù ci esorta a vivere con coerenza la nostra fede in lui, poiché dall'atteggiamento che avremo assunto nei suoi confronti durante la nostra esistenza terrena, dipende il nostro eterno destino. Se lo avremo riconosciuto - Egli dice - davanti agli uomini, gli daremo motivo di riconoscerci davanti al Padre suo; se, al contrario, lo avremo rinnegato davanti agli uomini, ci rinnegherà anche lui davanti al Padre. Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli. Gesù richiama il premio o il castigo, che ci attendono dopo

2021-08-31T02:02:21+02:0031 July 2012|

Laica come noi laici

In quest’epoca si parla tanto della funzione del laicato, e forse si staglierebbe meglio la figura del laico, che pure è «Chiesa», se si spiegassero un po’ più estesamente e meglio alcuni aspetti di Maria Santissima. È lei, ci sembra, il modello, anche se eccezionale e singolare, del laico. Di Maria noi cattolici non facciamo una deità, come siamo sovente accusati, anche se, avendoci portati l’amore e la fede a scoprire tutto ciò che la fa speciale, la releghiamo spesso lontano da noi, in una sfera che le è propria, ma che non è l’unica. Leggi tutto il testo

2021-08-31T02:02:21+02:0026 July 2012|

Maria nell’esperienza del ’49

Castel Gandolfo, 16 febbraio 1987 In questa conversazione Chiara illustra la nuova particolare comprensione della figura di Maria raggiunta in un periodo di intensa luce e di grazie straordinarie da lei vissute nel 1949. {rokbox title=|Maria nell'esperienza del '49 :: Castel Gandolfo, 16 febbraio 1987| size=|561 350| thumb=|images/video/lubich_19870216.jpg|}http://vimeo.com/45695575&;autoplay=1{/rokbox} Testo

2021-09-01T04:01:25+02:0015 July 2012|

Il Movimento dei Focolari e i mezzi di comunicazione sociale

Castelgandolfo, 2 giugno 2000 In un discorso indirizzato ad operatori ed esperti della comunicazione Chiara Lubich tratteggia alcune linee per un uso dei mass-media che sia in grado di realizzare pienamente una loro specifica funzione: favorire il cammino dei popoli verso l’unità, secondo il modello di Gesù Abbandonato, mediatore tra l’umanità e Dio. {rokbox title=|Il Movimento dei Focolari e i mezzi di comunicazione sociale :: Castelgandolfo, 2 giugno 2000| size=|561 350| thumb=|images/video/lubich_20000602.jpg|}http://vimeo.com/18922509&autoplay=1{/rokbox} Trascrizione

2021-09-01T04:01:25+02:006 July 2012|

Athenagoras, un grande carismatico

Il 7 luglio 1972 moriva il Patriarca Ecumenico Athenagoras I. Nel quarantesimo dalla sua scomparsa pubblichiamo uno stralcio dal libro "Il Grido" dove Chiara Lubich lo ricorda. (...) durante il pontificato di Paolo VI ho avuto l'avventura di conoscere e di amare un Volto di Gesù abbandonato specialissimo, portatore non di dolore da abbracciare, ma unicamente di intensissimo amore: quello che splendeva nel grande Athenagoras I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli. La Provvidenza, infatti, ha voluto che mi trovassi ad essere tramite ufficioso fra lui ed il Santo Padre Paolo VI; che conoscessi il suo pensiero, il suo struggente anelito all'unità della Chiesa ortodossa con la nostra Chiesa, che diventassi per anni ambasciatrice del suo tenero, delicato amore per il Papa. Ed infine latrice delle risposte del Papa a lui. Athenagoras era un grande carismatico, il più grande da me conosciuto al di là della Chiesa cattolica. E, come tale, anche un profeta, per cui vedeva l'avvenire e soffriva che il presente fosse solo attesa. Mi diceva: “Giorno verrà…, il sole salirà

2021-08-31T02:02:21+02:006 July 2012|
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