Maria, umanità realizzata

Giugno 1973 I giovani vogliono essere autentici, sentono il bisogno di liberarsi da tutto ciò che impedisce di essere veri. Nella Madonna c’era solo autenticità, perché in lei non esisteva « se stessa » nel senso negativo, ma solo il disegno di Dio su di lei senza incrostazioni di uomo vecchio. Un po’tutti pensano poi, e i giovani in modo particolare, che la donna e l’uomo, per essere completi, abbiano necessariamente bisogno l’uno dell’altro e non possano realizzare nulla di sé se non nel completamento con l’altro sesso. Ora Maria, che è sola, sfata del tutto questa idea. Leggi tutto il testo Pubblicato in : Colloqui con i Gen, cit., pp. 178-182*

2021-08-31T02:02:17+02:0011 May 2012|

L’Europa unita per un mondo unito

Stoccarda, 8 maggio 2004 La specifica missione dell’Europa nel cammino verso la fratellanza universale è messa in luce da Chiara Lubich nel suo intervento al Convegno “Insieme per l’Europa” del 2004. {rokbox title=|L'Europa unita per un mondo unito :: Stoccarda, 8 maggio 2004| size=|561 350| thumb=|images/video/lubich_20040508.jpg|}http://vimeo.com/41479144&autoplay=1{/rokbox}

2022-09-12T11:38:12+02:009 May 2012|

Sono venuto a portare il fuoco sulla terra…

Commento alla Parola di Vita: Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! (Gv 15,3) Nell'Antico Testamento il fuoco simbolizza la Parola di Dio pronunciata dal profeta. Ma anche il giudizio divino che purifica il suo popolo, passando in mezzo ad esso. Così è la Parola di Gesù: essa costruisce, ma contemporaneamente distrugge ciò che non ha consistenza, ciò che deve cadere, ciò che è vanità e lascia in piedi solo la verità. Giovanni Battista aveva detto di lui: «Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco» (Lc 3,16), preannunciando il battesimo cristiano inaugurato il giorno di Pentecoste con l'effusione dello Spirito Santo e l'apparizione delle lingue di fuoco (Cf At 2,3). Dunque è questa la missione di Gesù: gettare il fuoco sulla terra, portare lo Spirito Santo con la sua forza rinnovatrice e purificatrice. Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! Gesù ci dona lo Spirito. Ma in che modo lo Spirito Santo agisce? Lo

2021-08-31T02:02:16+02:0030 April 2012|

Lettera dell’Avvento 1944 a Duccia Calderari

A disposizione dei disegni di Dio Nell’Avvento del Regno dell’Amore! Carissima Duccia*, Ti ho lasciata prima ed appena lasciata t’ho abbandonata all’Amore, perché faccia di te la S. Caterina dei nuovi tempi.Sono andata in S. Marco ed ho pregato Lui, l’Onnipotente per te.Gli ero vicinissima col corpo e col cuore e Lui m’ha parlato di te. M’ha detto che il tuo desiderio è accolto nel Cielo e Lui, l’onnipotente, è pronto all’attuazione.M’ha detto però di parlarti così:Il voler esser S. Caterina è buona cosa.Il poter essere S. Caterina dipende tutto da Dio e dipende tutto da te. leggi tutto il testo * Duccia, di qualche anno più grande di Chiara, era un’assistente sociale, crocerossina che abitava in Piazza Cappuccini, a Trento, vicino al focolare dove Chiara si era trasferita nel settembre 1944.Chiara le dà come modello Santa Caterina da Siena, molto popolare in Italia, la cui spiritualità era centrata sul binomio «Sangue e Fuoco».Si percepisce che l’Autrice inizia ad avere coscienza di essere portatrice di un dono, di essere stata scelta da

2021-08-31T02:02:15+02:0027 April 2012|

La nostra responsabilità è grande

Roma, 30 marzo 1959 Certo che la nostra responsabilità è grande, perché noi cristiani dobbiamo essere dei testimoni di Cristo e, da come ci comportiamo, gli altri possono intuire quale sia il messaggio portato da Gesù in terra. Ma succede che alle volte la testimonianza di Cristo fatta dalle nostre persone sia poca o nulla, o deforme in una maniera o in un’altra. Caratteri vari e menti indocili all’azione della grazia danno di Gesù un’idea a loro immagine e somiglianza, per cui il mondo che vede e osserva, deduce quanto può dedurre dai dati che possiede: che la religione, ad esempio, piega il collo alle persone, ma non la volontà, nella sua radice più profonda, perché quel dato cristiano che si dice discepolo di Cristo, essendo ancor lui che vive in se stesso e non Cristo in lui, getta un’ombra che vela, nella sua persona, la religione da lui professata. Di conseguenza, continua e si perpetua tragicamente la separazione dei lontani da coloro che, rivivendo l’Amore che è Dio, dovrebbero attrarre

2021-08-31T02:02:15+02:0023 April 2012|

Intervista rilasciata a ZENIT in occasione della settimana santa

Roma, giovedì 8 aprile 2004 Ci avviciniamo alla Pasqua. Mentre nel mondo si respira un clima di paura per l’incombere del terrorismo, dal mistero del venerdì santo e della Pasqua di resurrezione, quale risposta? Chiara Lubich: E’ venerdì santo ogni giorno. Guardando il telegiornale, davanti al susseguirsi di uccisioni e attentati, in quelle immagini di violenza disumane, nel grido di quelle sofferenze, risuona il grido di abbandono che Gesù ha lanciato al Padre sulla croce: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?, la sua prova più alta, la tenebra più oscura. Ma è un grido che non è rimasto senza risposta. Gesù non è rimasto nel baratro di quell’infinita sofferenza, ma, con uno sforzo immane e inimmaginabile si è riabbandonato al Padre, superando quell’immenso dolore ed ha riportato così gli uomini in seno al Padre e nel reciproco abbraccio. leggi tutto il testo

2021-08-31T02:02:14+02:005 April 2012|
Go to Top