Accendi una cellula viva
Roma 1978 Se ti guardi attorno, per certe città dove passi, rimani sgomento e ti pare che la realizzazione di una società cristiana sia lontana. Il mondo con le sue vanità sembra dominare… E diresti utopia il testamento di Gesù se non pensassi a Lui, che pure ha visto un mondo simile a questo e, al colmo della sua vita, è parso travolto da esso, vinto dal male. Anche Lui guardava a tutta quella folla che amava come se stesso, Lui, Dio, che l’aveva creata; ed avrebbe voluto gettare i ponti che dovevano riunirla come figli al Padre, ed unire fratello a fratello. Era sceso per ricomporre la famiglia: far di tutti, uno. E invece, nonostante le sue parole di fuoco e di verità – che bruciavano il frascame delle vanità, e dissotterranti l’eterno che è nell’uomo – la gente, molta gente, pur comprendendo, non voleva capire e rimaneva con gli occhi spenti perché l’anima era oscura.E ciò perché li aveva creati liberi. Egli poteva, sceso dal Cielo in terra, redimerli