Andrà in onda in autunno su RAI UNO, la prima rete della televisione nazionale italiana, il film su Chiara e gli inizi dei Focolari.
“Può una ragazza qualunque cambiare il mondo con la sola forza del suo sogno e del suo credo?” – è questa la chiave di lettura attraverso la quale il regista italiano Giacomo Campiotti racconterà la storia di Chiara Lubich, giovanissima maestra trentina, poco più che ventenne, che vive lo sconforto e la disperazione generata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Sente di essere chiamata a costruire un mondo migliore, un mondo più unito. Da allora si è posta l’obiettivo di costruire ponti tra gli uomini, a qualunque razza, nazione o fede religiosa appartenessero.
Sarà un TV movie biografico la prima trasposizione televisiva mai realizzata su Chiara Lubich e si focalizzerà sui primi anni, quelli che vanno dal 1943 al 1950. È una coproduzione tra Rai Fiction e Casanova Multimedia, prodotto da Luca Barbareschi. Ad interpretare Chiara sarà un’attrice italiana affermata come Cristiana Capotondi; nel cast anche Sofia Panizzi e Valentina Ghelfi. Le riprese iniziano tra pochi giorni in Trentino e si partirà da quei “tempi di guerra” in cui “tutto crollava” e restava solo Dio, come ebbe a dire Chiara stessa in uno dei primissimi racconti sulla nascita dei Focolari.
“La forza di una figura come quella di Chiara oggi – si legge nel comunicato stampa – è di farci guardare l’altro come possibilità, dono, portatore di un seme di verità da valorizzare e amare, per quanto distante possa essere. La fratellanza universale come presupposto di dialogo e pace. Il messaggio di Chiara non appartiene soltanto al mondo cattolico e la sua figura ha contribuito a valorizzare la donna e il suo ruolo anche e soprattutto al di fuori dell’istituzione ecclesiastica”.
Sarà dunque il racconto dei primissimi anni, quelli fondativi, in cui Chiara comprende la strada che Dio le chiede di percorrere e inizia ad intraprenderla, seguita da un sempre più numeroso gruppo di persone che dall’Italia percorreranno le vie del mondo intero. Ma sarà anche un viaggio all’interno del contesto storico, sociale ed ecclesiastico in cui Chiara si muove – quello, cioè, della Seconda Guerra Mondiale, dei primissimi anni del dopoguerra e dei fermenti pre-conciliari che agitano la cattolicità.
Nell’intenzione del regista e degli autori c’è il desiderio di raccontare anche “la ragazzina rivoluzionaria, che condivide tutto con chi ne ha bisogno – si legge nella notizia ANSA del 27 luglio scorso –; perché legge il Vangelo senza la presenza di un sacerdote, diventa talmente pericolosa per la società dell’epoca e costretta a rendere conto della sua opera al Sant’Uffizio e a passare la prova più difficile della sua vita quando le viene chiesto di lasciare la guida dei Focolari. Ma il sasso che ha gettato nello stagno è inarrestabile e crea cerchi sempre più grandi, così che quando, anni dopo, Paolo VI la riabilita, il Movimento dei Focolari è ormai diffuso in tutto il mondo”.
Stefania Tanesini