Venerdì 16 settembre 2022 è stato presentato il libro Chiara Lubich in dialogo con il mondo. Prospettive interculturali, linguistiche e letterarie nei suoi scritti, presso l’aula Magna Italo Falcomatà dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria.
Anna Maria Rossi, curatrice del libro con Vincenzo Crupi, ha moderato gli interventi di Antonino Zumbo, rettore dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di reggo Calabria, Alba Sgariglia, corresponsabile del Centro Chiara Lubich, S.E. Mons. Fortunato Marrone, Arcivescovo Metropolita della Diocesi di Reggio Calabria – Bova, Presidente della Conferenza Episcopale Calabra, Salvatore Berlingò dell’Università per Stranieri di Reggio Calabria, Rocco Mario Morano, direttore della collana “Iride”, Rubbettino Editore, University of Toronto Missisagua.
l libro pubblicato per la collana “Iride” da Rubbettino Editore, offre il risultato di studi condotti su testi di Chiara Lubich, presentati al Convegno «Chiara Lubich in dialogo con il mondo. Un approccio linguistico, filologico e letterario ai suoi scritti».
L’evento, promosso dal Centro Chiara Lubich e dal Gruppo di studio e di ricerca di Linguistica, Filologia e Letteratura della Scuola Abbà del Movimento dei Focolari, si è svolto a Trento dal 24 al 26 settembre 2020, nel contesto delle celebrazioni per il centenario della nascita di Chiara Lubich, con la partecipazione di relatrici e relatori provenienti da diverse parti del mondo.
Il volume raccoglie le relazioni e le comunicazioni presentate al Convegno, suddivise in due parti che rispecchiano i principali filoni di ricerca messi in atto sui testi di Chiara.
Nella prima parte si approfondisce la lettura, sotto il profilo linguistico e letterario, di quel corpus di testi da lei scritti negli anni 1949-1951, che riflettono una particolare esperienza dell’autrice: quella, per usare una sua metafora, del «viaggiare il Paradiso». In questi testi la parola si fa dono di una dimensione esperienziale profonda e inedita, assumendo non di rado i toni e lo stile del discorso poetico, attingendo ad un patrimonio di immagini e metafore che offrono anche spunti per raffronti intertestuali.
La seconda parte è incentrata sul valore degli scritti di Lubich come «donna del dialogo», sensibile e attenta alla dimensione multiculturale dei suoi interlocutori sparsi per il mondo e capace di usare e offrire la parola come mezzo per edificare un percorso comune e mettere in contatto le diversità, non annullandole ma valorizzandole secondo i dettami dell’amore evangelico.