Nel contesto del centenario dalla nascita di Chiara Lubich a Trento, il Consiglio dell’Istituzione del Liceo Rosmini, Istituto frequentato da lei come studentessa, aveva pensato di dedicare un’aula che riproponesse l’ambiente di allora con documenti storici, come registri con i suoi voti, depositati nell’archivio della scuola, un banco dell’epoca, alcuni cartelloni che si usavano allora e altri oggetti conservati nell’Istituto.

Con il sostegno del prof. Stefano Kirchner, dirigente dell’Istituto, è stata costituita un’equipe composta dalle prof. sse Silvana Zadra e Silvia Peraro, con l’architetto Pio Nainer e Beatrice Ballarini che ha permesso di realizzare anche dei pannelli di carattere storico.

L’emergenza sanitaria non ha reso possibile completare il lavoro e l’allestimento della mostra. Per quasi due anni i pannelli preparati sono rimasti depositati nei magazzini della scuola.

Il primo settembre, nel corso del Collegio docenti, viene presentata la Mostra: si cerca di consegnare il valore di questo lavoro a chi vive e lavora in questo luogo. Un centinaio i docenti presenti, che vengono invitati a conoscere la storia della Lubich visitando i luoghi dove è iniziata l’esperienza oggi condivisa da persone di nazionalità e cultura diverse in più punti del mondo.
Nell’ampio corridoio che collega l’entrata principale alla biblioteca, con un lavoro iniziato nel luglio scorso, è possibile ora visitare la mostra, dedicata a Silvia (Chiara) Lubich.

I pannelli della mostra

Il Liceo Rosmini

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