About Maria Rosa Logozzo

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“Se uno mi vuol seguire mi segua, e dove sono io là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve il Padre lo onorerà” (Gv 12,26)

Parola di Vita di Marzo 1982 Nel suo commento, Chiara Lubich comunica con semplicità e trasparenza la personale scelta di seguire Gesù nella via dell’amore, quello cristiano, quello indicato da Gesù. Si tratta di una sequela fatta di atti concreti, di servizio. Ma è questa un testo che per Chiara costituisce l’occasione di annunciare anche la meta: “La via di Gesù è la strada sulla quale gli uomini debbono incamminarsi per arrivare alla loro piena realizzazione, al compimento della loro vocazione”. C. Lubich, in Parole di Vita, a cura di Fabio Ciardi (Opere di Chiara Lubich 5), Città Nuova 2017, pag. 230-232

2024-03-13T21:36:35+01:0013 March 2024|

La vocazione (I parte)

Münster, 15 novembre 1998 Chiara Lubich incontra a Münster (Germania), un folto gruppo di giovani radunati per una giornata dedicata alla vocazione. Il tema svolto, di cui ne viene riportata solo una prima parte, è tradotto in lingua tedesca in consecutiva.

2024-02-11T16:08:53+01:0011 February 2024|

Quarta edizione del concorso per le scuole “Una città non basta” Chiara Lubich cittadina del mondo

Il concorso, giunto alla sua quarta edizione, continua ad offrire alle comunità scolastiche, sollecitate sempre da nuove sfide educative, un’opportunità di riflessione e approfondimento nell’ambito dei valori delle relazioni, dell’accoglienza nelle diversità, e dello sviluppo delle nuove tecnologie anche nell’ambito dello studio. In questo contesto si intende sottolineare il valore del messaggio di Chiara Lubich (Trento 1920 – Rocca di Papa 2008), considerata una delle personalità spirituali e di pensiero più significative del Novecento, voce anticipatrice di molte delle tematiche che oggi si impongono all’attenzione mondiale, come promotrice instancabile di una cultura dell’unità e della fraternità tra i popoli. Per saperne di più

2024-01-19T12:00:38+01:0016 January 2024|

“Rallegratevi nel Signore sempre” (Fil 4,4).

Parola di Vita dicembre 1990 Nel 1990, anno segnato dallo scoppio della Guerra nel Golfo, nel Natale di quell’anno, Chiara Lubich chiede a Gesù che torna bambino, alla sua “inerme onnipotenza che pieghi e spenga l'arroganza della violenza; che tolga dai cuori l'odio e vi immetta l'amore: che nessuna nazione al mondo fra poco si ricordi più di che cos'è la guerra”. Nello stesso mese di dicembre propone la Parola di Vita: "Rallegratevi nel Signore sempre" (Fil 4,4). Il commento è pubblicato anche in Chiara Lubich, in Parole di Vita, a cura di Fabio Ciardi, Opere di Chiara Lubich, Città Nuova, 2019.

2023-12-22T17:17:26+01:0022 December 2023|

Come un celeste piano inclinato

Tra gli scritti, nei suoi discorsi, spesso Chiara Lubich fa riferimento a Maria. In questo testo, già pubblicato negli Scritti Spirituali e in La dottrina spirituale, Chiara sembra comprendere con tenerezza la difficoltà di molti nel “capirla” ed al contempo, in tutta la sua grandezza, la presenta Madre, amata. “Le madri, in genere, specie dai figli piccoli, non sono “capite”, sono amate […]”. Così, come un piano inclinato, Maria, favorisce la relazione con Dio e conduce le creature a Lui.

2023-12-11T19:00:43+01:008 December 2023|

Oggi l’Opera compie 30 anni

Rocca di Papa, 7 dicembre 1973 Oggi, 7 dicembre 2023, sono passati ottant’anni dal giorno in cui «il grande incendio del Focolare cominciò nel cuore di una ragazza[1]», come scrive il biografo E. Robertson. Nel 1973, a trent’anni dal suo “sì” a Dio, con toni intimi e un linguaggio quasi epistolare, Chiara ricorda e ridona la sua esperienza. Con la nota introduzione «Immaginate una ragazza innamorata; innamorata di quell’amore che è il primo, il più puro…», sceglie di utilizzare per sé la terza persona. È il modo, forse, con cui può esplicitare il desiderio di descrivere quel giorno guardando al fatto, opera del Signore, e non alla sua persona. Di quell’atto, «sposalizio con Dio, sposalizio che doveva avvenire nella maniera più segreta», ne sono al corrente solo Dio, lei e il confessore. Di quell’esperienza, dunque, che per altro non ha precedenti, spetta a lei parlare: «Sì, perché la mia consacrazione – dice Chiara – non era semplicemente come la formula che ho poi letto davanti all’Eucaristia alzata di fronte a me:

2023-12-06T23:21:21+01:006 December 2023|
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