l’eredità preziosa di Paolo Scirpa
Foto: © Horacio Conde - CSC Audiovisivi Paolo Scirpa, scomparso recentemente, lascia un segno indelebile nel mondo dell'arte contemporanea per la sua ricerca luminosa e spaziale, frutto di un profondo viaggio interiore. Nato a Siracusa nel 1934 e residente a Milano, Scirpa elaborò opere che trascendono il reale per esplorare l'idea dell'infinito attraverso luce, specchi e spazi modulari. Il suo rapporto con Chiara Lubich, incontrata alla fine degli anni ‘50, ha segnato profondamente la sua vita e la sua visione artistica, ispirandolo al concetto di unità e comunione, temi fondamentali nel pensiero della fondatrice del Movimento dei Focolari. Di Paolo Scirpa è il mosaico absidale della cappella del Centro del Movimento dei Focolari a Rocca di Papa dove si trova la tomba di Chiara Lubich. Rimangono, nella casa dove lei ha vissuto, delle opere che Paolo Scirpa le aveva donato. Il ludoscopio “pozzo di luce” si trova attualmente nel percorso espositivo “Se guardo questa Roma… Chiara Lubich” di Via del Carmine, 3 a Roma. Realizzato da Paolo Scirpa nel 1983.