Diario, 17 aprile 1970

Il 16 luglio 1949, nella chiesa di Fiera di Primiero, Chiara Lubich e Igino Giordani strinsero un patto, il cosiddetto patto di unità, sigillato in Gesù Eucaristia, che aprì a Chiara un periodo di particolari illuminazioni, ricordato poi come Paradiso ’49. Nei giorni successivi il patto coinvolse anche le sue prime compagne, divenendo in seguito un’esperienza comune e fondante per gli appartenenti al Movimento dei Focolari. A più di vent’anni di distanza, in una pagina del suo diario datata 16 aprile 1970, Chiara riconosce in quel patto un evento costitutivo per l’Opera da lei fondata, che richiama ciascuno all’impegno imprescindibile dell’amore reciproco alla base di ogni azione. Alla base della nostra Opera sta il progetto: è il Paradiso ’49 del quale ciò che vale è il patto, fatto e rinnovato sempre e mantenuto, d’esser un’anima sola, d’esser, nell’Anima di Cristo fra noi, l’Anima. Con ciò alla base di ogni nostra azione tutto acquista ampiezza e respiro non dico universale (è piccolo l’universo di fronte al cielo), ma celeste e quindi infinito.

2025-07-16T21:26:17+02:0016 July 2025|

30 Maggio 1998: Chiara Lubich all’incontro del Santo Padre con i Movimenti ecclesiali

Il 30 maggio 1998 Giovanni Paolo II incontrò per la prima volta in Piazza San Pietro i Movimenti ecclesiali e le Nuove comunità. In vista dell’atteso prossimo incontro nell’anno giubilare con Papa Leone XIV il 7 e 8 giugno, questo intervento di Chiara Lubich offre una testimonianza viva dello spirito di unità e dialogo che anima i carismi della Chiesa, rinnovando il desiderio di essere segno concreto di comunione e amore nel mondo.  

2025-07-13T07:52:04+02:005 June 2025|

“Do not remember the former things, or consider the things of old. I am about to do a new thing.” (Is 43:18-19)

In the commentary on the Word of Life "Do not remember the things of the past, do not think of the old things anymore! Behold, I am doing something new" (Is 43, 18-19) of March 2004, Chiara Lubich places the emphasis on the possibility for every man and every woman, if in relationship with God, to be active instruments in a renewed society. "It is Jesus himself," says Chiara, "who lives and works in us, and, through us, in all things. It is He who renews our relationships with others: in the family, in school, at work... It is He who regenerates, through us, social life, the world of culture, leisure, healthcare, economics, politics..., in all the sectors of society we are involved with". Download pdf The text is published in C. Lubich, Parole di Vita, edited by Fabio Ciardi (Works of Chiara Lubich 5; Città Nuova, Rome 2017) pp. 715-716.

2025-04-04T07:39:31+02:004 April 2025|

“Come te stesso.”

Amare è un’arte che nasce dal modo con cui ci relazioniamo con i prossimi. Chiara Lubich, in questo scritto degli anni ’60 invita a non fare alcuna discriminazione, a “non cercare scuse all’amore. Il prossimo è chiunque ti passa accanto – dice – chiunque”. Ogni Parola di Dio è il minimo e il massimo che egli ti chiede, per cui quando tu leggi: «Ama il prossimo tuo come te stesso» (Mt 19, 19), hai della legge fraterna la massima misura. Il prossimo è un altro te stesso e come tale lo devi amare. Se lui piange, piangerai con lui; e se ride con lui riderai; e se ignora ti farai con lui ignorante e se ha perduto suo padre t’immedesimerai nel suo dolore. Tu e lui siete due membra di Cristo e che soffra l’una o l’altra è la stessa cosa per te. Perché per te ciò che vale è Dio che è Padre d’entrambi. E non cercare scuse all’amore. Il prossimo è chiunque ti passa accanto, povero o ricco, bello o brutto; ignorante

2025-03-09T21:20:53+01:009 March 2025|

“Blessed are the poor in spirit, for theirs is the Kingdom of heaven” (Mt 5,3).

Chiara Lubich highlights the fact that the poor are not so much those who do not have, but rather those who give. "The 'poor in spirit', because while they have gone without, have everything; they are poor in themselves yet they are rich in God. The evangelical phrase also applies here: "Give and it will be given to you" (Lk 6:38): we give what we have and we are given back nothing less than the Kingdom of heaven."   The text is published in C. LUBICH, "Parole di Vita", edited by Fabio Ciardi, “Opere di Chiara Lubich”, Città Nuova-Centro Chiara Lubich, Rome 2017, p. 704.

2025-02-10T18:25:41+01:0024 November 2024|

La Parola al primo posto

Chiara Lubich, il 24 gennaio 1991, attraverso una conversazione telefonica, pone l’accento sull’importanza del vivere la Parola del Vangelo, “essere Parola viva”. Il 17 gennaio scoppia la Guerra del Golfo: “ciò che non doveva accadere è invece accaduto”, afferma Chiara, in un testo che rimane di grande attualità. (da Chiara Lubich, Conversazioni, a cura di Michel Vandeleene, Opere di Chiara Lubich, Città Nuova, 2017, pag. 419)

2024-10-29T18:32:40+01:0029 October 2024|
Go to Top