Intervista a Regina Célia Pereira da Silva
Venerdì 21 gennaio alle ore 18.30 verrà presentato il libro Chiara Lubich in dialogo con il mondo. Prospettive interculturali, linguistiche e letterarie nei suoi scritti, pubblicato nella Collana «Iride» di critica, didattica e testi letterari per i tipi della Casa Editrice Rubbettino. Nell'intervista, Regina Célia Pereira da Silva, Docente di Lingua Portoghese presso l’Università per Stranieri di Siena, tratta delle sfide interpretative dei testi mistici. Che tipo di atteggiamento è necessario per tradurre, ma anche per leggere e comprendere, il linguaggio che descrive le esperienze spirituali? Nel caso specifico di Chiara Lubich quali sono, secondo lei, le sfide interpretative di un testo come quello del "Paradiso'49"? Prima di tutto volevo dire che l’atteggiamento richiesto ad un traduttore contiene in sé stesso quello del lettore e del critico letterario. Difatti, l’atto traduttivo implica la lettura, comprensione e l’interpretazione globale dell’opera oggetto di traduzione, qualsiasi sia la sua natura. Nel mondo contemporaneo, guidato dalla globalizzazione immediata e assetato permanentemente di informazione, il circolare costante di messaggi importanti e meno importanti, nulli e a volte anche