Il settimo anniversario della sua scomparsa è stato l’occasione per approfondire le prospettive che dal messaggio del carisma dell’unità emergono oggi per la politica con convegni e seminari nei diversi continenti.
Questi appuntamenti si sono tenuti a Roma presso la Camera dei Deputati di Montecitorio; a Seul presso la sede del Parlamento coreano; a Madrid presso la sede del Parlamento Europeo e a Strasburgo.
Tra i temi di riflessione alla luce delle principali idee forza del pensiero di Chiara Lubich: “Una politica che ne valga la pena”, “Fraternità o solidarietà?”, “Tra globale e universale”, “Un mondo, molti popoli abbracciando le diversità”.
Una tavola rotonda è stata organizzata a Toronto con numerosi politici presenti. A Solingen, si è applicata la ‘cultura della fraternità’ in tre campi molto attuali: i rifugiati, la pace, il dialogo con altre culture.
“Il pensare e l’agire politico di Chiara Lubich” è stato il tema di un convegno a Curitiba (Brasile), con la presenza di deputati federali e statali, amministratori, giovani di varie città brasiliane.
Momenti di approfondimenti sulla visione politica di Chiara Lubich si sono svolti in diverse città d’Italia, in Ungheria, Repubblica Ceca, Portogallo, Svezia, Usa, Honduras, Messico, Colombia, Argentina, Tanzania, Kenia, 47 in tutto,
Non sono mancate iniziative coraggiose in alcuni punti caldi del pianeta, in luoghi di frontiera dove i conflitti sono ancora in atto come: Congo, Nigeria, Burundi, dove si è evidenziata la possibilità di vivere in armonia e costruire la pace anche dove non è facile.
>Nel mondo ci sono state anche molte celebrazioni eucaristiche di ringraziamento e in suffragio per Chiara Lubich, la cui causa di beatificazione è stata aperta il 27 gennaio scorso.