L’inverno rigido del 1943 congela le strade di Trento. La madre chiede prima alle figlie più piccole di andare a prendere il latte a un paio di chilometri da casa, in località Madonna Bianca, ma Silvia decide di offrirsi al posto loro. Per strada avverte in sé, coi sensi del cuore, Qualcuno che la chiama: “Datti tutta a me” e risponde prontamente. Prende in mano carta e matita e con una lettera chiede al suo confessore, il permesso di compiere un atto di totale donazione a Dio. L’ottiene dopo un colloquio approfondito.