Sotto la spinta del dramma della rivoluzione ungherese del 1956, Chiara dà impulso alle prime realizzazioni per il rinnovamento dei vari ambiti della società, e quando papa Pio XII pronuncia l’accorato appello: “Dio, Dio, Dio…”, per far risuonare “il nome di Dio nelle piazze, nelle case, nelle officine…”, risponde con l’intuizione di raccogliere donne e uomini di tutte le età, nazionalità, condizioni, legati da un unico vincolo, quello della fraternità universale, perché formassero un esercito di volontari, i “volontari di Dio”.

Ungheria, 1956
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