Quando Chiara conosce Klaus Hemmerle (1929-1994), nella Mariapoli del 1958, lui era un giovane sacerdote. Successivamente, docente e autore di numerose pubblicazioni, attivo in campo sociale ed ecumenico, viene nominato, vescovo di Aquisgrana nel 1975. La spiritualità dell’unità è per lui «realtà di vita, ma anche sfida teologica», «scuola di vita» e «scuola per la teologia».
Di quel primo incontro, Hemmerle ricorda: «Pur non prevedendolo, si schiuse davanti a me la vicinanza e la presenza di Dio in una misura che mai avevo sperimentato prima nonostante i miei intensi studi teologici. Lì per la prima volta ho veramente sperimentato Dio. Egli penetrava i nostri rapporti reciproci. Era un’esperienza comunitaria. Venni così irresistibilmente trascinato in questa nuova vita[1].

Note

  1. [1] 1. K. Hemmerle, Partire dall’unità. La Trinità come stile di vita e forma di pensiero, trad. di V. De Marco, Città Nuova, 1998 pag. 366 
Chiara Lubich con il vescovo Klaus Hemmerle.
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