“Come fossi sua madre”
Rocca di Papa, 3 marzo 1983 Un invito per meglio vivere l’Anno Santo della Misericordia con un cuore di madre, senza confini.
Rocca di Papa, 3 marzo 1983 Un invito per meglio vivere l’Anno Santo della Misericordia con un cuore di madre, senza confini.
Marino, 5 dicembre 1990 “La morte le fa paura?” La giornalista Margaret Coen rivolge a Chiara Lubich questa impegnativa domanda.
Rocca di Papa, 26 aprile 1999 In questo messaggio rivolto ai giovani convenuti a Loppiano per il loro annuale appuntamento del I° maggio, la Fondatrice dei Focolari non esita a proporre loro una meta ardita, la stessa che ha mosso i primi passi dell’“Avventura dell’unità”.
Rocca di Papa, 31 gennaio 1969 Un sacerdote interpella Chiara: come essere certi di aver scelto Dio ed esservi coerenti? Chiara addita cosa scandisce le nostre giornate: la volontà di Dio vissuta nel presente come una strada fatta per tutti, che dà immensa gioia. Solo Maria, la madre che ama ogni suo figlio, poteva offrirci tale segreto della santità.
Randogne (CH), 11 agosto 1982 Per anni l’estate ha sempre riserbato la tradizionale festa onomastica di Chiara Lubich, spesso in Svizzera. In una di essa, ecco il saluto finale a mò di “viatico” che lascia, dopo aver chiesto al vescovo Acacio una parola: sfida tutti a imparare da S. Chiara d’Assisi ad abdicare a se stessa lasciando vivere Cristo in sè. E noi? Altrettanto, perchè il Risorto resti in mezzo a noi.
Mollens, 26 marzo 1987 Chiara, nei consueti collegamenti telefonici mensili con tutti del Movimento, traccia, in uno stile sempre nuovo e coinvolgente, ‘il punto’ su cui poggia “la nostra via di santità”: la fede nell’amore di Dio, un Dio- Padre che ci vuole felici. E fotografa con arte tutti gli stati d’animo, le preoccupazioni che possono rallentare la nostra fiducia di figli nei riguardi del Padre.