Intitolazione a Chiara Lubich del ponte sul fiume Savena – Bologna
Cerimonia di intitolazione a Chiara Lubich del ponte sul fiume Savena situato lungo la via Toscana, nel comune di Bologna (Italia).
Cerimonia di intitolazione a Chiara Lubich del ponte sul fiume Savena situato lungo la via Toscana, nel comune di Bologna (Italia).
“Chiara Lubich ha chiesto a Trento di essere 'ardente', ovvero appassionata e sinceramente interessata agli altri, all’ambiente, al mondo che poi è la nostra casa”[1]. “E’ una gioia per me trovarmi nuovamente nella mia città, che ho sempre amato, e suscita nel mio animo tanti ricordi della mia fanciullezza e giovinezza”, affermava Chiara Lubich il 2 giugno 2001 aprendo lo sguardo dei concittadini ad una prospettiva per “una città che potrebbe mostrare e gridare come sarebbe il mondo, se tutti vivessero il vangelo! Non sarebbe augurabile - continua Chiara - che Trento, città del concilio, che ha suggellato nel secolo XVI la divisione fra i cristiani, diventasse ora simbolo ed emblema della divina unità per la quale Gesù ha dato la vita? A voi, ai nostri cuori generosi, la risposta” [2]. Una proposta rivolta ai soli cristiani? Chiara, che ha dedicato la sua vita per aiutare le persone a scoprire l’amore e la comprensione reciproca, promuovendo la solidarietà e il dialogo tra i popoli e le diverse religioni, come ricordava la
«La tua la nostra messa il mondo non capirà. È tanto difficile capire il dolore offerto per amore»! Sono le prime parole di un canto del complesso internazionale Gen Rosso che echeggia in tante nostre chiese, immergendoci nel mistero più profondo della celebrazione eucaristica. Pochi ne conoscono l’origine. Sono versi diffusi in un piccolo libro che raccoglie alcuni testi di Chiara Lubich, un best seller, con traduzioni in quasi 30 lingue, 29 edizioni, centinaia di migliaia di copie. Il suo titolo è: Meditazioni. Il cardinale Gianfranco Ravasi, in apertura dell’ultima edizione del 2020, definisce quelle meditazioni «una terapia per l’anima», «una medicazione necessaria soprattutto oggi quando l’esteriorità, che genera superficialità, ha aperto tante feritoie nella coscienza». In quest’ultimo tempo è comparsa nelle librerie una nuova pubblicazione che illumina ancor più quelle pagine. Si tratta della prima edizione critica di queste meditazioni dal titolo La luce va data ad opera di Maria Caterina Atzori, da anni studiosa degli scritti di Chiara Lubich in prospettiva linguistico-letteraria. Questo testo è frutto di una ricerca
DOMENICA 16 MAGGIO 2021: ULTIMO GIORNO DI APERTURA Visite guidate gratuite ad ore 10.00, ore 12.00, ore 14.00, ore 16.00 Prenotazione obbligatoria: prenotazioni @ museostorico.it Inaugurata il 7 dicembre 2019, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita di Chiara Lubich a Trento, la mostra “Chiara Lubich Città Mondo” alle Gallerie di Piedicastello sarà visitabile fino a domenica 16 maggio. Per l’occasione, Giuliano Ruzzier, che con Anna Maria Rossi e Maurizio Gentilini ha curato il progetto, sarà a disposizione per visite guidate di circa un’ora alle ore 10.00 – 12.00 – 14.00 – 16.00. Rimarrà attiva la visita virtuale proposta in cinque lingue: italiano, inglese, spagnolo, francese, portoghese e arabo.
Il convegno sulla figura carismatica di Chiara Lubich che ha saputo guardare al nuovo millennio e al cambiamento d’epoca in corso, proponendo l’ideale della fraternità universale.
E’ il titolo del convegno che si terrà il 18-19 febbraio prossimi, promosso dal Centro Chiara Lubich e dalla Biblioteca nazionale centrale di Roma (Italia). Consonanze e incroci della spiritualità dell’unità con le idee e il pensiero dei grandi del nostro tempo.