Il 7 dicembre 1943, la mattina presto, sfidando una bufera che imperversa e le rende difficile il cammino, Chiara si reca al Convento dei Cappuccini e lì compie l’atto di ‘consacrazione’. È il giorno in cui “il fuoco si è acceso, il giorno in cui Silvia si dona tutta a Dio. Il grande incendio dei Focolari cominciò nel cuore di una ragazza[1].
Quel giorno, nella cappella del convento dei Cappuccini, Chiara non aveva nessuna intenzione di fondare qualcosa. Sposava Dio.

Note

  1. [1] 1. E. Robertson, Chiara, Città Nuova, Roma 1978, p. 28
“Studio per i tre garofani rossi”, dono dell’artista Loirs Irsara (1923-2014), a Chiara Lubich. Esposto a lungo nel corridoio davanti alla sua stanza, oggi è conservato al Centro Chiara Lubich.
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