Nel correre giorno e notte per visitare gli anziani abbandonati e curare i poveri, una delle compagne di Chiara, Dori Zamboni, contrae una infezione al volto. Il 24 gennaio 1944, padre Casimiro Bonetti che va a trovarla, vedendo la ferita, di getto si rivolge a Chiara lì presente con una domanda: “Sapete qual è stato il più grande dolore di Gesù?”. Secondo la mentalità comune dei cristiani di allora, Chiara risponde: “Quello patito nell’orto degli ulivi”. Ma il sacerdote replica: “No, Gesù ha sofferto di più quando in croce ha gridato: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Mt 27,46). Impressionata da quelle parole, appena rimaste sole, Chiara dice: “Abbiamo una vita sola, spendiamola meglio che possiamo! Se il più grande dolore di Gesù è stato l’abbandono da parte del Padre suo, noi seguiremo Gesù Abbandonato”.

I quartieri più poveri, primo campo di azione di Chiara e le sue compagne, erano quello di San Martino, della Portela e delle Androne (nella foto).
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