L’ultimo anno del Millennio vede Chiara impegnata in diversi incontri a livello internazionale. A Strasburgo (Francia) interviene alla Conferenza per il 50° anniversario del Consiglio d’Europa con un tema su “Società di mercato, democrazia e solidarietà”, presentando l’esperienza dell’Economia di Comunione come proposta di un nuovo agire economico; a Speyer (Germania), incontra fondatori e responsabili di 41 Movimenti ecclesiali e nuove Comunità, in un’occasione promossa insieme alla Comunità di S. Egidio e al Rinnovamento nello Spirito italiano; Giovanni Paolo II invia un messaggio d’incoraggiamento.
Ad Augsburg (Germania) partecipa alla cerimonia della storica firma della dichiarazione congiunta sulla giustificazione e incontra i massimi responsabili della Federazione Luterana mondiale.
Il 29 novembre del 1999 interviene alla VII Assemblea della Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace ad Amman, con alcune riflessioni ed esperienze sul tema “La spiritualità per un vivere insieme”. È l’occasione per riproporre, nei suoi punti essenziali, quella che è l’arte di amare che, se vissuta, nella reciprocità è “fondamento sicuro della pace e dell’unità del mondo […]. Ecco il grande frutto del nostro amore scambievole e la forza segreta che dà vigore e successo ai nostri sforzi per la pace. È quello che il Vangelo annunzia ai cristiani quando dice che se due o più persone si uniscono nell’amore vero, Cristo stesso, che è la Pace, è presente fra di loro e quindi in ciascuno di loro[1].
Nel 2001 è in India, a Coimbatore dove è insignita del premio “Defensor of peace” da Istituzioni gandhiane e poi a Mumbai dove interviene in sedi accademiche indù.

Note

  1. [1] 1. Chiara Lubich, Discorsi in ambito civile ed ecclesiale, Città Nuova 2020, pag. 516 
Chiara Lubich ad Amman (Giordania) all’Assemblea della Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace
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