Cittadini del mondo
La scadenza del Concorso per le Scuole “Una città non basta. Chiara Lubich cittadina del mondo” (promosso dal Centro Chiara Lubich/New Humanity e dalla Fondazione Museo Storico del Trentino, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione) rimane aperta
Tempo di coronavirus. Tempi difficili. Eppure, proprio in questi tempi, facciamo l’esperienza di essere un’unica grande e bella famiglia umana. Sparsa su tutta la terra. Tutti fratelli, figli di un solo Padre, Dio, che sta nei Cieli, ci ricorderebbe Chiara Lubich.
Proprio a lei, in occasione del Centenario della sua nascita, è stato dedicato in Italia il Concorso nazionale per le Scuole “Una città non basta. Chiara Lubich cittadina del mondo”, con l’intento di far conoscere la sua figura, il suo impegno e la sua testimonianza “per la costruzione della fraternità e dell’unità fra i popoli”. Temi, oggi, più attuali che mai.
Lo stanno scoprendo gli studenti e le studentesse di tutta Italia che, in questi mesi, con grande passione, hanno aderito alla proposta.
Guidati dai loro docenti, si stanno cimentando in ricerche, interviste, visite a mostre e ai luoghi di Chiara, riflessioni personali e di gruppo, con un metodo che spontaneamente hanno scelto: lavorare insieme. Fare esperienza di fraternità a partire dalla classe, dai banchi di scuola.
E ora?
Scuole chiuse. Didattica a distanza. Incontri “virtuali”. Lavori di gruppo sospesi.
Dalla Lombardia alla Sicilia, dal Trentino alla Sardegna, da Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Piemonte, Lazio, Campania, Calabria e Puglia, è giunta al Centro Chiara Lubich – da parte di docenti e studenti – un’unica accorata richiesta: come poter concludere un lavoro che ha coinvolto un’intera classe in uno scambio di idee e di aiuto reciproco e che ora vede ciascuno costretto a restare dentro la propria casa, collegato ai compagni e ai proff. solo in modo virtuale?
Coraggio, studenti e studentesse! Coraggio, proff.! Si può continuare a distanza.
La scadenza del Concorso rimane aperta, fino a nuova data che ci verrà comunicata dal Ministero dell’Istruzione non appena possibile (vedi Circolare del 10 marzo 2020).
Quando saremo tornati alla normalità, avremo ancora un pochino di tempo per portare a termine i lavori di gruppo iniziati nelle più diverse Scuole d’Italia.
Intanto però, mentre viviamo il motto “Io resto a casa”, utilizziamo questo tempo molto prezioso per cimentarci anche in riflessioni personali: poesie, canzoni, articoli per un giornale, temi, saggi…, ispirati al messaggio di Chiara.
Messaggio oggi più attuale che mai.
Oggi, tempo di coronavirus (e non solo), come ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.
Oggi come allora, infatti, mentre tutte le certezze crollano, lei ci indica una strada, che si staglia pure per noi nitidissima: Omnia vincit Amor. “Tutto vince l’Amore!”. Anche questo momento difficile.
Maria Caterina Atzori