Il Signore è dentro di me. Egli vorrebbe muovere i miei atti, permeare della sua luce il mio pensiero, accendere la mia volontà, darmi la legge insomma del mio stare e andare.[1]

Chiara Lubich è ancora una giovane maestra, all’Opera Serafica dei Padri Cappuccini a Trento, quando per un atto benedicente di un sacerdote, fa la folgorante scoperta di Dio Amore. Esperienza personale che presto viene comunicata, realtà annunciata a partire dalle persone a lei più vicine. Riconoscendosi amate immensamente da Dio, Chiara e le sue prime compagne, trovando il modo per rispondere a questa scoperta amando il prossimo alla luce delle parole del Vangelo, pronte a morire tutte per ciascuna ad imitazione di Cristo. Vedono così nella loro esperienza, realizzata quella Parola riportata nel Vangelo di Matteo: “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (Mt 18,20). Fin dai primi anni di vita del Movimento che viene a formarsi attorno a Chiara, si delineano i punti di una spiritualità nuova, personale e comunitaria che nella lettera apostolica Novo millennio ineunte, Giovanni Paolo II presenta alla Chiesa. “[…] occorre promuovere una spiritualità della comunione, facendola emergere come principio educativo in tutti i luoghi dove si plasma l’uomo e il cristiano, dove si educano i ministri dell’altare, i consacrati, gli operatori pastorali, dove si costruiscono le famiglie e le comunità. Spiritualità della comunione significa innanzitutto sguardo del cuore portato sul mistero della Trinità che abita in noi, e la cui luce va colta anche sul volto dei fratelli che ci stanno accanto” (NMI 43).

Nel 1997 Chiara riceve a Manila (Filippine) e a Taipei (Taiwan) due dottorati h.c. in ambito teologico, seguiti nel 2003, nel 2004 e nel 2008 da altri tre dottorati h.c. dall’Università Trnava in Slovacchia, dall’Istituto “Claretianum” della Pontificia Università Lateranense (Roma) e dalla “Liverpool Hope University” di Liverpool 8Inghilterra.

L’Università “Pontifical and Royal University of Santo Tomàs”, la più antica di Manila, conferisce a Chiara Lubich la laurea di Dottore di Teologia, honoris causa, per aver “diffuso una spiritualità specificatamente comunitaria che affonda le sue radici più profonde nella tradizione cristiana; avendo istituito scuole ecumeniche, scuole per il dialogo con la cultura contemporanea, scuole sulle religioni, scuole per l’ecumenismo, scuole per l’inculturazione e scuole sociali, le cui basi sono l’amore reciproco e la Comprensione, contribuendo ampiamente così all’attuazione del testamento di Gesù: “Che tutti siano uno”; avendo pubblicato molti libri tradotti in 20 lingue diverse, stampati in vari milioni di copie, e avendo scritto numerosi articoli per pubblicazioni culturali e popolari”.

Pontificia Università Santo Tomàs. Manila (Filippine), 1997

Note

  1. [1]

    Chiara Lubich, in Lo Spirito Santo, 2018, pag. 50

Riferimenti bibliografici