Giugno 2003

MEDIA E ALLEGATI

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Per un’ Europa Patria comune.

Towards Europe as a shared Homeland

Rocca di Papa, 30 giugno 2003

Messaggio di Chiara Lubich per Stoccarda

Dal 30 giugno al I° luglio è in corso a Monaco di Baviera il quarto incontro internazionale di “Insieme per l’Europa”, risultato di un cammino di comunione  iniziato nel 1998, tra oltre 300 Movimenti e Comunità di varie Chiese. Proponiamo il messaggio di Chiara Lubich in vista della preparazione della giornata delll’8 maggio 2004 a Stoccarda. 

Il santo Padre Giovanni Paolo II, nel suo ultimo viaggio a Madrid, in Spagna, ha detto una frase che ha avuto una particolare risonanza nel nostro animo. Ha affermato d'avere un sogno: l'"Europa dello spirito". Non solo quindi l'Europa politicamente una, non solo l'Europa dell'euro e così via, ma "l'Europa dello spirito".

Ed è un po' questo stesso sogno che muove anche noi, appartenenti a vari Movimenti o Comunità o gruppi cristiani che, uniti fra noi in nome di Cristo, stiamo preparando la Giornata di Stoccarda dell'8 maggio 2004 intitolata: "Insieme per l'Europa".
Facciamo ciò perché amiamo l'Europa come nostra patria, e vorremmo vederla un po' diversa da quello che è, anche se è già per noi motivo di consolazione il processo della sua unificazione.
Ci è chiaro però che, anche se e quando l'unificazione politica si concluderà, mancherà molto ad essa se le nazioni che la comporranno rimarranno sopraffatte dal secolarismo, invase dal materialismo e dal consumismo.

Che fare?

Con altri europei, che - come sappiamo - stanno mobilitandosi per porre rimedio ai mali d'Europa, anche noi desideriamo concorrere, con tutto il nostro cuore, allo scopo e, ci sembra di poter dire, non senza qualche speranza.
Sì, perché la storia d'Europa non è soltanto un susseguirsi di avvenimenti negativi e dolorosi, di guerre, d'invasione come, ad esempio, i libri scolastici ci hanno propugnato. E' anche una storia di luce, oggi forse oscurata, ma reale, perché l'Europa, nei suoi secoli di vita, non è stata abbandonata completamente a se stessa. Iddio, Padre di tutti, principe della storia, l'ha seguita con amore, offrendole di tempo in tempo degli aiuti.
Lo dicono persone straordinarie, santi, ad esempio, europei, che l'hanno beneficata sin dai primi tempi, come i fondatori d'Europa, ora diventati suoi patroni: Benedetto, Cirillo e Metodio, e molti altri nei secoli. Come lo dicono anche i Padri dell'Europa unita: Adenauer, persona eccellente, De Gasperi e Schuman per i quali è in atto il processo di santificazione.

E che possono dire questi nomi al nostro cuore?

Ci dicono che, se l'Europa non è stata abbandonata a se stessa, anche oggi il Signore non può non avere i suoi rimedi pronti per renderla nuova, bella e forte.
Ed è qui che ci sembra di intravedere la grande utilità proprio delle nuove realtà ecclesiali, i Movimenti e le Comunità, che riportano la cristianità alla radicalità e all'autenticità del Vangelo.
Lo possono in modo speciale perché, nati spesso e diffusi in Europa, sono come tante reti che già mettono insieme i popoli quasi a prevenire, a livello di laboratorio, l'unità europea.
Ora se i doni dello Spirito che le animano, così vari ed utilissimi, saranno meglio conosciuti dagli europei e apprezzati e accolti attraverso, ad esempio, la Giornata di Stoccarda, penso non si possa prevedere quello che succederà a beneficio dell'Europa dello spirito.
Noi cercheremo di fare la nostra parte. Il Signore ci aiuti. E tutto sia al bene della nostra grande Patria e a gloria di Dio.

 

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