A Roma, il 30 maggio 1998, in Piazza San Pietro, Chiara è tra i quattro fondatori che intervengono, al primo incontro internazionale dei Movimenti ecclesiali e nuove Comunità (oltre 350.000 partecipanti). Ringraziando il Papa per le conferme ricevute nel tempo, si rivolge a Giovanni Paolo II con una promessa: “sappiamo che la Chiesa desidera la comunione piena fra i movimenti, la loro unità che, del resto, è già iniziata. Ma noi vogliamo assicurarle, Santità, che, essendo il nostro specifico carisma l’unità, ci impegneremo con tutte le nostre forze a contribuire a realizzarla pienamente[1]. In seguito, a livello locale e nazionale, si realizzano 282 giornate con il coinvolgimento di più di 325 Movimenti e di oltre mezzo milione di persone.
Il 26 ottobre del 2000, da Assisi, Chiara promuove un cammino di comunione tra carismi antichi e nuovi, che ha inizio con la famiglia francescana. Durante un suo viaggio in Spagna, dopo aver visitato i luoghi dei grandi santi di quella terra, Ignazio di Loyola, Teresa d’Avila e Giovanni della Croce, Chiara incontra i figli di san Benedetto, uno dei più antichi fondatori, su invito dell’abate Josep M. Soler di Montserrat (Spagna), il 28 novembre del 2002.

Note

  1. [1] 1. Chiara Lubich, Discorsi in ambito civile ed ecclesiale, Città Nuova 2020, pag. 328 
30 maggio 1998, Piazza San Pietro
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