Circa Maria Rosa Logozzo

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“Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli” (Mt 5,3)

Parola di Vita del Novembre 2003 Chiara Lubich mette in luce che il povero non è tanto chi non ha, quanto chi dà. «Il "povero di spirito", perché nulla si è tenuto, ha tutto; è povero di se stesso e ricco di Dio. Anche qui vale la parola evangelica: "date e vi sarà dato" (Lc 6,38): diamo quanto abbiamo e ci viene dato nientemeno che il Regno dei cieli». Il testo è pubblicato in C. LUBICH, in Parole di Vita, a cura di Fabio Ciardi, “Opere di Chiara Lubich”, Città Nuova-Centro Chiara Lubich, Roma 2017, p. 704.  

2024-11-25T18:30:04+01:0024 Novembre 2024|

La Parola al primo posto

Chiara Lubich, il 24 gennaio 1991, attraverso una conversazione telefonica, pone l’accento sull’importanza del vivere la Parola del Vangelo, “essere Parola viva”. Il 17 gennaio scoppia la Guerra del Golfo: “ciò che non doveva accadere è invece accaduto”, afferma Chiara, in un testo che rimane di grande attualità. (da Chiara Lubich, Conversazioni, a cura di Michel Vandeleene, Opere di Chiara Lubich, Città Nuova, 2017, pag. 419)

2024-10-29T18:32:40+01:0029 Ottobre 2024|

Ho un solo sposo sulla terra

Sono passati 75 anni da quel giorno in cui Chiara Lubich stilò lo scritto «Ho un solo sposo sulla terra», qui riproposto. Uno scritto destinato a diventare fin dagli inizi un vero e proprio Manifesto programmatico per Chiara e per chi l’avrebbe seguita facendo propria la spiritualità dell’unità. Alle origini: una estate di Luce, e nello stesso tempo un richiamo forte: «scendere dalle montagne» e andare incontro all’umanità che soffre per abbracciare Gesù Abbandonato in ogni espressione di dolore, in ogni “abbandono”. Come Lui. Solo per amore. Lo scritto è pubblicato in Meditazioni, Città Nuova, Roma 1959, 202029 Il grido, Città Nuova, Roma 2000, 20179  

2024-10-29T17:45:09+01:0019 Settembre 2024|

“Chi opera la verità viene alla luce” (Gv 3,21)

Parola di Vita, marzo 2006 Nel commento1 alla frase tratta dal Vangelo di Giovanni, Chiara Lubich evidenzia l’invito “ad agire in conformità con la verità, in coerenza con il Vangelo. Essa ci domanda di essere persone che mettono in pratica la Parola di Dio e non soltanto ascoltatori (Cfr. Gc 1,22). 1 pubblicata in Chiara Lubich, Parole di Vita, a cura di Fabio Ciardi, Città Nuova, 2017, pag. 774

2024-09-14T19:26:59+02:0014 Settembre 2024|

Giovedì santo, giorno di grazie

30 marzo 1972 Era il Giovedì Santo, all’inizio del triduo Pasquale. Chiara Lubich incontra per un saluto prima della partenza dalla Cittadella, gli abitanti di Loppiano, allora chiamata “Mariapoli Aurelia”, in ricordo di Aurelio Lagorio, giovane focolarino deceduto quattro anni prima. In questa occasione Chiara sottolinea profonde realtà alla luce della sua personale esperienza, “forse perché Dio ha messo nel mio cuore – dice –, per tutti voi, il comandamento nuovo di Gesù”. L’Eucaristia, Maria, il sacerdozio. L’augurio rivolto a tutti è che la presenza di Maria possa crescere nel cuore di ciascuno, per amore a Gesù crocefisso e abbandonato, per avere verso Lui l’amore che lei aveva, da madre, verso il Figlio.

2024-03-28T11:53:15+01:0028 Marzo 2024|

“Se uno mi vuol seguire mi segua, e dove sono io là sarà anche il mio servo. Se uno mi serve il Padre lo onorerà” (Gv 12,26)

Parola di Vita di Marzo 1982 Nel suo commento, Chiara Lubich comunica con semplicità e trasparenza la personale scelta di seguire Gesù nella via dell’amore, quello cristiano, quello indicato da Gesù. Si tratta di una sequela fatta di atti concreti, di servizio. Ma è questa un testo che per Chiara costituisce l’occasione di annunciare anche la meta: “La via di Gesù è la strada sulla quale gli uomini debbono incamminarsi per arrivare alla loro piena realizzazione, al compimento della loro vocazione”. C. Lubich, in Parole di Vita, a cura di Fabio Ciardi (Opere di Chiara Lubich 5), Città Nuova 2017, pag. 230-232

2024-03-13T21:36:35+01:0013 Marzo 2024|
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