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La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede…

Gennaio 1994 Commento alla Parola di Vita: "La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuore solo e un'anima sola e nessuno diceva sua proprietà quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro comune" (At 4,32). Questa Parola presenta uno di quei quadretti letterari (vedi anche 2,42; 5,12-16), nei quali l'autore degli Atti degli Apostoli ci fa conoscere a grandi linee la prima comunità cristiana di Gerusalemme. Questa vi appare caratterizzata da una straordinaria freschezza e dinamismo spirituale, dalla preghiera e dalla testimonianza, soprattutto da una grande unità, la nota che Gesù aveva voluto come contrassegno inconfondibile e sorgente della fecondità della sua Chiesa. Lo Spirito Santo, che viene donato nel Battesimo a tutti coloro che accolgono la parola di Gesù, essendo spirito di amore e di unità, faceva di tutti i credenti una cosa sola con il Risorto e tra di loro superando tutte le differenze di razza, di cultura e di classe sociale. "La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un

2021-08-31T02:01:58+02:0029 Dicembre 2010|

The community of believers was of one heart…

January 1994 Commetary on the Word of Life: “The community of believers was of one heart and mind, and no one claimed that any of his possessions was his own, but they had everything in common.” (Acts 4:32) With these words, the author of the Acts of the Apostles offers us a sketch of the first Christian community of Jerusalem (see also 2:42; 5:12-16). That community was characterized by remarkable freshness and spiritual dynamism, by prayer and example — above all, by a great unity, which Jesus wanted to be the unmistakable sign and source of fruitfulness for his Church. The Holy Spirit, given in baptism to all those who welcome the words of Jesus, is the spirit of love and unity. He therefore made all the believers one with the risen Lord and with one another, overcoming differences in race, culture and social class. “The community of believers was of one heart and mind, and no one claimed that any of his possessions was his own, but they had everything

2021-08-15T23:29:30+02:0029 Dicembre 2010|

La famiglia e l’amore

Roma, 3 maggio 1981 La realtà della famiglia e il suo significato nel disegno di Dio è il tema di questa intervento di  Chiara Lubich al primo Familyfest, manifestazione internazionale delle famiglie del Movimento dei Focolari.  

2023-01-16T10:52:32+01:0021 Dicembre 2010|

The family and love

Rome, May 3, 1981 {rokbox title=|The family and love :: Rome, 3 May 1981| size=|561 350| thumb=|images/video/lubich_19810503.jpg|}http://vimeo.com/18539613&autoplay=1{/rokbox} Chiara at the FamilyFest:“The family and love” Transcription

2021-09-02T03:20:58+02:0021 Dicembre 2010|

31 ottobre 1968

Dal diario di Chiara La verginità gradita a Dio non sta solo nella verginità fisica, ma in quell'atteggiamento spirituale che è "inesistenza" per sé, onde esser tutti sempre per Dio. E' la trasparenza di Maria che mai pensò a Sé ma solo a Dio, a Cristo ed alla Chiesa, Corpo mistico di Cristo. La verginità che piace a Dio è sinonimo di amore che come fuoco tutto brucia. Amore che è partecipazione alla vita di Dio che è Amore, Dio il quale nella sua vita intima che è reciproca perfetta donazione, manifesta la Sua divina verginità.Il vergine è colui che avanza senza appoggi, solo con Dio. Che trova appoggio nel non aver appoggi, perché Dio subentra in aiuto e forza quando l'anima confida pienamente e solamente in Lui.Se a qualche stato di vita s'addice bene la frase della Scrittura: "Diis estis" questa vale soprattutto per il vergine al servizio del Regno di Dio. Egli è Dio in Dio per piena - per quanto ne è capace - partecipazione alla vita di

2021-08-31T02:01:58+02:0010 Dicembre 2010|

October 31, 1968

From Chiara’s Diary The virginity pleasing to God does not lie only in physical virginity, but in that spiritual attitude that is “inexistence” for oneself, where we are all always for God. It is the transparency of Mary who never thought of herself but only of God, Christ and the Church, the mystical Body of Christ. The virginity which pleases God is synonymous with love, which burns like fire. Love that is participation in the divine life of God who is Love; God who manifests His divine virginity in his intimate life of perfect reciprocal self-giving.The virgin is he or she who goes ahead without any supports, only with God. It is he or she who finds strength in not having any supports, because God intervenes to assist and strengthen when a soul fully trusts solely in Him.If the Scripture phrase, "Diis estis" (“You are gods”) can be suitably applied to any state of life, this above all holds true for the virgin who is at the service of the Kingdom

2021-08-15T23:29:54+02:0010 Dicembre 2010|
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