Circa Riccardi

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“Dio abiterà con loro; essi saranno il suo popolo.” (cf Ap 21,3).

Parola di vita di gennaio 1999 Il commento di Chiara Lubich a questa Parola tratta dall’Apocalisse ci porta al cuore del mistero Pasquale: Gesù è venuto per comunicarci la sua vita d’amore col Padre perché anche noi la viviamo. A gennaio, in molte parti del mondo, i cristiani celebrano insieme la loro comune fede con preghiere e incontri speciali. Il tema scelto per la Settimana, a ciò specialmente dedicata, è tratto dall'Apocalisse. Leggiamolo per intero: "Ecco la dimora di Dio con gli uomini!Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popoloed egli sarà il 'Dio-con-loro'.E tergerà ogni lacrima dai loro occhi;non ci sarà più la morte,né lutto, né lamento, né affanno,perché le cose di prima sono passate" (Ap 21,3). La Parola di Dio di questo mese ci interpella. Se vogliamo essere parte del suo popolo dovremo lasciarlo vivere fra noi. Ma come è possibile questo, e come fare per pregustare un po', fin da questa terra, quella gioia senza fine che verrà dalla visione di Dio? E' proprio questo che Gesù

2021-08-31T02:03:09+02:0029 Aprile 2016|

Placing Jesus, the Teacher, as the foundation of relationships in education

Manila, 20th January  1997 Chiara Lubich answers (…) Journalist: My name is Cora Dangallo, from Mother of Life Center Publications. I am also a catechist.  "Could we ask you to give a message, through the ladies and gentlemen here in this room, to Christian educators of our day, above all in this country, focussing on how to form the consciences of young people and children, especially our own, please? Chiara: Yes. What I would like to say to everyone is this: Jesus said something that was very important “Do not call anyone ‘teacher’”. What we do in the Movement is to try to live in such a way as to fulfil Jesus’ prayer…, Jesus’ wish when he said “Where two or three are united in my name, I am in their midst”. We rely to a very great extent on the presence of Christ in our midst, for if he is in our midst he is in each one of us. So the first thing a catechist should do is to

2021-08-15T23:29:28+02:0022 Aprile 2016|

Il problema ecologico e la fraternità

Castel Gandolfo, 4 marzo 1989 Da una risposta di Chiara ai giovani «Lo sviluppo delle scienze e della tecnica è stata un’evoluzione prodigiosa che ha fatto rimanere il mondo incantato. Ma questo progresso è avvenuto il più delle volte prescindendo da Dio, e perciò non tutto è andato per il verso giusto. Per cui ora ci troviamo tutti a convivere in un pianeta in cui, se non rimediamo con urgenza, può verificarsi un’altra catastrofe, che ci coinvolgerebbe tutti, la catastrofe ecologica. È come se gli uomini in questi decenni avessero camminato con due scarpo-ni da montagna dentro il fango, facendolo schizzare dappertutto: nell’atmosfera, nelle acque dei fiumi e del mare: sono stati rovinati gli alberi, degradate molte cose, ammorbata l’aria. Al tempo stesso sono sta-te fatte molte scoperte, si è avuto un grande sviluppo tecnico... Ma al bene s’è mescolato il male perché non ci si è mossi sotto lo sguardo di Dio, non lo si è ascoltato. Adesso tali conseguenze disastrose costringono a rivedere la realtà tutti insieme, come nella

2021-08-31T02:03:08+02:0015 Aprile 2016|

Love put into practice

Love of neighbour was a discovery Chiara Lubich and her first companions made progressively right from the start of their experience. “While realizing that the foundation of the Gospel is charity... we did not immediately understand how to live it, nor with whom, nor to what degree we were to put it into practice. At the beginning, due mainly to the distressing circumstances of the war, we directed our love toward the poor. We were convinced that in those gaunt and, at times, repulsive faces, we could make out the face of the Lord. It was a real training. We were not accustomed to loving supernaturally. At most, we cared about our relatives or our friends in a spirit of warm respect or in a purely natural and healthy friendship. Now, under the impulse of grace, trusting in God and in his Providence which cares for the birds of the air and the flowers of the field, we addressed our attention to all the poor of the city. We invited them

2021-08-15T23:29:21+02:009 Aprile 2016|

Un amore esercitato

L’amore al prossimo: una scoperta progressiva di Chiara Lubich e delle sue prime compagne sin dagli inizi delle loro esperienza. «Pur intuendo che il fondamento del Vangelo è la carità (l’amore del prossimo) ..., non è che capissimo subito come fare a viverla, con chi dovesse essere messa in pratica e su quale scala. All’inizio, portate soprattutto dalle circostanze dolorose della guerra, indirizzammo il nostro amore ai poveri, sicure di ravvisare sotto quei volti macilenti, ributtanti a volte, il volto del Signore. E fu una scuola. Noi non eravamo abituate ad amare in senso soprannaturale. Il nostro interesse era arrivato, al più, fino ai nostri cari o agli amici, in quell’ottimo rispetto o sana amicizia naturale. Invece ora, sotto la spinta della grazia, fidando in Dio e nella sua Provvidenza, che pensa agli uccelli dell’aria e ai fiori dei campi, dedicavamo la nostra premura a tutti i poveri della città. Cercavamo di farli venire nelle nostre case e sedere alla nostra mensa. (...) Se a casa non potevano essere accolti, venivano

2022-10-14T17:03:20+02:009 Aprile 2016|
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