Nel seno del Padre
Rocca di Papa, 20 ottobre 1976 Chiara si rivolge ai responsabili del Movimento nel mondo e sviscera l’immensa realtà e il mistero dell’Eucarestia, definendo il Movimento frutto di“un affare tra me e Gesù Eucarestia”. testo
Rocca di Papa, 20 ottobre 1976 Chiara si rivolge ai responsabili del Movimento nel mondo e sviscera l’immensa realtà e il mistero dell’Eucarestia, definendo il Movimento frutto di“un affare tra me e Gesù Eucarestia”. testo
Rocca di Papa, 20 ottobre 1977 “Mi ami più di costoro?” parole estreme che interpellano profondamente un Papa come Paolo VI, sospingendolo a dilatare il suo cuore sulla misura del Cuore di Cristo che contiene in Sé l’intera umanità." testo
Rocca di Papa, October 20, 1976 Chiara spoke to those responsible for the Movement in the world and explained the immense reality and mystery of the Eucharist, defining the Movement as the fruit of “an affair between me and Jesus in the Eucharist”. “The Eucharist doesn't just produce effects that are beautiful and good, effects of sanctity and love; nor is its primary purpose that of increasing our unity with God and with one another (as we have understood unity up until now), and so of serving to nurture the presence of Jesus in the midst. Yes, this is true too. But the task of the Eucharist is something else. The purpose of the Eucharist is to make us God. It mingles Christ's flesh, which is given life by the Holy Spirit and life-giving, with our flesh, and thus divinizes us in soul and in body. Therefore it makes us God. Now God can only be in God. This is why the Eucharist takes a Christian who has worthily received it
Rome, Basilica di St Mary Major, 30 November 1987 Chiara gave a talk during the Marian Year at the Basilica of St Mary Major in Rome. She ended with a prayer. text
Roma, Basilica di S. Maria Maggiore, 30 novembre 1987 Nella basilica Santa Maria Maggiore di Roma, Chiara tenne un discorso in occasione dell’anno mariano. Lo concluse con una preghiera a Maria. testo
Marzo - Aprile 1984 Un testo che illustra la passione di Chiara per la Chiesa e che contiene già, senza nominarla, la realtà dei profili “mariano” e “petrino” di cui Giovanni Paolo II parlerà a Chiara nel 1997. Si crede, alle volte, e si è creduto spesso attraverso i secoli, che vi sia contrapposizione fra una Chiesa gerarchica, governata dal Papa e dai Vescovi, e una Chiesa carismatica animata da doni particolari dello Spirito Santo. In realtà, non è così . La Chiesa vista nella sua gerarchia e quella ammirata per determinati carismi sono aspetti complementari dell'unica Chiesa. Cristo ha fondato, infatti, la sua Chiesa sugli Apostoli e sui Profeti (cf. Ef. 2, 20) e una Chiesa solamente gerarchica non è quella che Egli ha pensato, così come non lo è la cosìddetta carismatica. Gerarchia e carismi, piuttosto, sono opera dello stesso Spirito, dell'unico Spirito: lo Spirito Santo, posti a vivificare l'unica Chiesa. Enumerando i vari carismi, Paolo inizia così : «Alcuni [uomini] sono posti da Dio nella Chiesa al primo