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La famiglia e Maria

21 aprile 1984 La famiglia: tema altissimo e ricorrente nel pensiero e nella vita di Chiara Lubich. Questo scritto del 1984 inserisce la famiglia nel suoi disegno, cioè nel suo essere nel piano di Dio chiesa domestica, «dimora accogliente per tutti i figli dispersi».  Guardare dunque a Maria, per vivere col suo esempio e col suo aiuto «il progetto luminoso e affascinante di Dio sulla famiglia in tutte le sue espressioni». Il giorno dell’Annunciazione Giovanni Paolo II ha consacrato ed affidato l’umanità al Cuore Immacolato di Maria in occasione del Giubileo dell’Anno Santo per le famiglie. La coincidenza con questo avvenimento non è certo casuale. Passano, infatti, profonde relazioni fra Maria e la famiglia, se non altro per il fatto che l’una e l’altra sono grandi esperte nell’amore.   Maria lo ha conosciuto nel suo cuore, già semplicemente sul piano naturale, nei suoi più vari aspetti come figlia, fidanzata, sposa, madre, pur sempre vergine, e vedova. La famiglia è il regno dell’amore. In essa, nasce, cresce, e si sviluppa l’amore filiale,

2021-08-31T02:02:56+02:0025 Marzo 2015|

The Penance That Heaven Asks of Us

Mollens, 25 August 1988 A new charism in the Church like the one God generously gave to Chiara Lubich does not overrule the previous Christian practices, but rereads them in the light of God’s gift, of its own evangelical perspective.  I had an opportunity to do some reading on great saints the Church honours, and also to watch some films about them. One of the strongest impressions I took away was the harsh, very harsh life of penance that some of them lived; they often wore the most uncomfortable hairshirts, practiced continual fasts, painful vigils, interminable silences, sleeping on the bare ground or on boards. It was also on the strength of these penances that these saints became what they were.  Naturally I asked myself: What about us? What do we do? Don’t we too want to become saints? And immediately, in my soul, I got a clear answer: “You (individually and collectively) must look to Mary. It is she who is your model. About her, who lived in the midst

2021-08-15T23:29:18+02:0018 Marzo 2015|

La penitenza che il cielo ci domanda

Mollens, 25 agosto 1988 Un carisma nuovo nella Chiesa come quello che Dio ha generosamente dato a Chiara Lubich non annulla le pratiche cristiane precedenti, ma le rilegge alla luce del dono di Dio, della prospettiva evangelica che le è propria.

2022-09-09T08:59:32+02:0018 Marzo 2015|

Giornate di studio: Paolo VI e Chiara Lubich

Due grandi personaggi nella recente storia della Chiesa «La questione che ci occuperà in queste giornate rappresenta uno snodo decisivo della storia della Chiesa cattolica nel Novecento»: così don Angelo Maffeis, presidente dell ’Istituto Paolo VI di Concesio (BR) , ha introdotto i lavori delle giornate di studio dal titolo «Paolo VI e Chiara Lubich: profezia di una Chiesa che si fa dialogo», promosse dall’Istituto in collaborazione con il Centro Chiara Lubich il 7 ed 8 novembre 2015 a Castelgandolfo.  Il simposio, che ha avuto luogo dopo pochi giorni dalla beatificazione di papa Montini, si è svolto nella ricorrenza dei cinquant’anni dalla prima udienza concessa dal pontefice alla Lubich (31 ottobre 1964). Ricordando quel momento Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari  nel suo saluto ai partecipanti, diceva: «Chiara descrive con parole ed accenti toccanti l’esperienza dell’incontro con lui: “Quanta sapienza, quanta apertura, che cuore largo! Rappresentavo e portavo un’Opera nuova nata nella Chiesa, con novità sia nella sua spiritualità, sia nella sua struttura. Ma lì non c’erano difficoltà”». Le giornate

2022-05-17T14:02:01+02:0016 Marzo 2015|

Che cosa ci fa ‘cittadini’?

Trento, 8 giugno 2001 Da un discorso al Consiglio Comunale di Trento Chiara Lubich pone la Fraternità come orizzonte «in cui è possibile pensare a un bene comune di tutti gli uomini, e cioè pensare all’umanità intera in termini politici». Di qui la risposta al quesito, che non ammette fraintendimenti o scorciatoie. Si propone questo brano come riflessione all’approssimarsi del settimo anniversario della dipartita di Chiara Lubich che, in quest’anno, si celebra approfondendo l’incidenza del pensiero della Lubich nella sua dimensione politica. {rokbox title=|Che cosa ci fa 'cittadini'?  :: Trento, 8 giugno 2001| size=|561 350| thumb=|images/video/lubich_20010608.jpg|}http://vimeo.com/121796610&autoplay=1{/rokbox}

2021-09-02T04:22:59+02:0011 Marzo 2015|

What makes us ‘Citizens’?

Trent, 8 June 2001 Chiara Lubich places Fraternity like a horizon that “makes it possible to think of the common good of all people and, that is, to think of the whole of humanity in political terms.” This is the answer to the problem, that does not admit misunderstandings and shortcuts. We propose this writing as a reflection to the approaching seventh anniversary of the passing on of Chiara Lubich. This year we are celebrating by going in depth on the impact of Chiara’s thought in its political dimension.  {rokbox title=|What makes us 'Citizens'?  :: Trent, 8 June 2001| size=|561 350| thumb=|images/video/lubich_20010608.jpg|}http://vimeo.com/122090647&autoplay=1{/rokbox} From a talk to the City Council of Trent Text

2021-09-02T03:20:32+02:009 Marzo 2015|
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