Io sono il pane della vita; chi viene a me …
Roma (Città Nuova), 25 luglio 2000 Commento alla Parola di vita: Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete. (Gv 6,35) Nel suo vangelo, Giovanni narra che Gesù, dopo aver moltiplicato i pani, nel grande discorso tenuto a Cafarnao, dice fra il resto: "Procuratevi non il cibo che perisce, ma quello che dura per la vita eterna, e che il Figlio dell'uomo vi darà" (Gv 6,27).E' evidente, per i suoi uditori, il riferimento alla manna, come anche all'aspettativa della "seconda" manna che scenderà dal cielo nel tempo messianico. Poco dopo, nello stesso discorso, alla folla che ancora non comprende, Gesù si presenta egli stesso come il vero pane disceso dal cielo, che deve essere accettato mediante la fede: Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete. Gesù si vede già pane. E' dunque quello il motivo ultimo della sua vita qui